Valle Caudina: schianto sull’Appia

Redazione
Valle Caudina: schianto sull’Appia
Valle Caudina: schianto sull'Appia

Valle Caudina: schianto sull’Appia. Il fondo viscido, la visibilità limitata e, probabilmente, anche la velocità sostenuta sono stati i motivi che hanno provocato un incidente, pochi minuti fa. lungo la strada statale Appia.

Sinistro a Tufara Valle

In particolare, il sinistro ha avuto luogo in località Tufara Valle, in quella striscia di strada che fa parte del territorio del comune di Montesarchio. Per cause in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine, un furgone ha tamponato una fiat panda.

Entrambi gli autisti sono rimasti contusi ma non hanno avuto bisogno di ulteriori cure mediche presso l’ospedale. A quanto pare, il furgone non è riuscito a fermare la sua corsa ed ha tamponato l’utiltaria. Con questa pioggia è necessario guidare con tanta prudenza per evitare spiacevoli conseguenze. Basta davvero poco per incorrere in gravi sinistri.

26enne Folgorato da una scarica elettrica a San Martino, ecco la sentenza

Aveva solo 26 anni. Era nel pieno della sua giovinezza ma non per questo mancava ai suoi obblighi familiari. Appena poteva, cercava di aiutare i suoi cari in ogni modo. Così, quella mattina del giugno del 2016 lavorava in un fondo per raccogliere le ciliegie.

Morire folgorato

Purtroppo nessuno lo aveva avvisato che proprio nei pressi dell’albero dove raccoglieva le ciliegie passavano i fili dell’alta tensione. Daniele de Biasi, 26enne di Pannarano morì folgorato in un campo di San Martino Valle Caudina.

Una vera e propria tragedia che colpiva una famiglia, un padre e due fratelli, che solo quattro mesi prima avevano dovuto dare il triste addio alla loro mamma.  A cinque anni di distanza arriva la sentenza del giudice monocratico del tribunale di Benevento che condanna il datore di lavoro ad un anno e quattro mesi di reclusione più il risarcimento in sede penale.

La famiglia de Biasi è rappresentata in sede locale dall’avvocato Fabio Russo mentre in sede civile vengono difesi dall’avvocato Fabio D’Alessio. Il procedimento in sede civile prenderà il via nei prossimi giorni.

Finscono con l’auto in una scarpata per sfuggire ai carabinieri

“Furto aggravato” e “Resistenza a pubblico ufficiale”: sono queste le accuse di cui dovranno rispondere un 24enne e un 28enne di origini romene e residenti in provincia di Foggia.

Arrestati dai carabinieri

I due sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della Stazione di Calitri, che hanno operato congiuntamente ai colleghi del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Melfi.

L’attività prende spunto da un furto di rame e gasolio, perpetrato nella nottata di ieri in provincia di Potenza. Nell’immediatezza, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Melfi, intercettano l’auto dei malviventi.

Alla vista della Gazzella il conducente ha invertito il senso di marcia e si è dato alla fuga, terminata allorquando perde il controllo del veicolo che finisce in una scarpata. A questo punto i malviventi abbandonano l’auto con la refurtiva e fuggono a piedi in diverse direzioni, riuscendo a far perdere le tracce nelle campagne circostanti, favoriti dalla vegetazione e dall’oscurità.

Intercettati presso lo scalo ferroviario

Grazie all’ininterrotta attività sviluppata dai militari dell’Arma di Sant’Angelo dei Lombardi in sinergia con i colleghi della Compagnia Melfi, nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Calitri hanno individuato nei pressi dello scalo di Monteverde i due presunti responsabili.

Inseguiti e bloccati sulla riva del fiume Ofanto, i due soggetti, già noti alle Forze dell’Ordine, sono stati tratti in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, trattenuti in Caserma, in attesa di comparire nella mattinata odierna dinnanzi al Giudice per essere giudicati con la formula del rito direttissimo.

Arrestato per evasione

Ristretto ai domiciliari per maltrattamenti in famiglia, è stato arrestato dai Carabinieri per “evasione”. È accaduto ieri: i Carabinieri delle Stazioni di Castel Baronia e Flumeri, accertato che l’uomo non era presente nell’abitazione di Carife statuita per la citata misura alternativa, all’esito delle ricerche lo hanno rintracciato a Flumeri.

Bloccato e portato in Caserma, è stato dichiarato in arresto, a disposizione della Procura della Repubblica di Benevento che ne ha disposto il riaccompagnamento all’abitazione prevista per l’espiazione della misura cautelare.

( Foto di repertorio)