Valle Caudina: scontro sul piano sociale di zona

Il Caudino
Valle Caudina: scontro sul piano sociale di zona

Valle Caudina. Si riapre lo scontro nel piano di zona sociale A4. Uno scontro deleterio in quanto questo consorzio di comuni (di cui fanno parte Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana) eroga i servizi sociali. Ossia: si occupa di dare un minimo di assistenza a persone malate ad anziani e tutte quelle famiglie che ne hanno necessità. Questa mattina, presso palazzo di Città ad Avellino era stato convocato il comitato istituzionale con il quale il presidente del piano, Stefano La Verde, che è assessore ai servizi sociali della città capoluogo, voleva ottenere l’autorizzazione per l’impiego dei fondi Pac per circa 2 milioni di euro. Ricordiamo che del piano fanno parte dodici comuni, oltre a quelli caudini ci sono alcuni della Valle del Sabato della fascia del Partenio ed il capoluogo di provincia. Un’area vastissima che ha esigenze diverse. I comuni hanno sempre accusato Avellino di fare la parte del leone e non è stato mai trovato un modus operandi che potesse accontentare tutti. E’ avvenuto così, anche in questo specifico caso. E, non solo la riunione non si è tenuta, ma i sindaci si sono recati, per difendere le proprie ragioni dal prefetto Sessa. La Verde ha convocato ad horas una conferenza stampa, nel corso della quale non è stato per nulla tenero con i primi cittadini ribelli. Secondo, l’assessore, infatti, tutto è filato liscio sino a quando lui non ha deciso, come è giusto che sia, di bandire delle gare di appalto pubblico per l’affidamento dei servizi sociali. Secondo La Verde, che si assume la responsabilità delle sue parole, questo criterio non è andato giù a qualcuno perché è terminato un vero e proprio monopolio durato diversi anni. Di converso, i primi cittadini accusano che nei loro comuni i servizi sociali non vengono erogati da due anni, mentre ad Avellino tutto funziona alla perfezione. L’assessore, invece, ha ribadito che la sua unica preoccupazione è assicurare i servizi a tutti i cittadini che fanno parte del territorio. Anche di quei comuni, in tutto otto, tra cui Roccabascerana e Rotondi, che non hanno ancora saldato le loro quote. Lo stesso La Verde ha dichiarato che, a breve, anche lui si recherà dal prefetto Sessa per spiegare il funzionamento e la trasparenza del funzionamento dell’ambito. Infine, ha sottolineato che lui è legittimamente chiamato a presiedere il comitato istituzionale perché rappresenta il sessanta per cento della popolazione dell’ambito. I sindaci, a loro volta, chiedono le sue dimissioni, in quanto non ha la maggioranza dei consensi dei comuni. Uno scontro istituzionale, nel quale a pagare sono solo i cittadini e quelli più bisognosi.

P.V.