Valle Caudina sempre più povera, redditi in picchiata verso il basso

L'analisi di Francesco Sorrentino fotografa una realtà sempre più povera

Redazione
Valle Caudina sempre più povera, redditi in picchiata verso il basso

Valle Caudina sempre più povera, redditi in picchiata verso il basso( di Francesco Sorrentino ). In questi giorni si assiste agli effetti delle scelte politiche e di bilancio del governo Meloni. Cambiano le aliquote fiscali, le detrazioni, gli aiuti, gli ammortizzatori sociali, gli strumenti in favore di famiglie e soggetti svantaggiati.

Tutto dipende dal reddito dei cittadini e delle famiglie. Ma qual è la situazione in valle caudina? Per avere un’indicazione in base agli ultimi dati ufficiali forniti, abbiamo analizzato quelli forniti dal Ministero delle Finanze, ovvero le dichiarazioni dei redditi 2023, che sono liberamente accessibili, comune per comune.

Analisi del Reddito Medio Pro Capite nei Comuni della Valle Caudina

Emerge un quadro abbastanza chiaro delle caratteristiche reddituali dei cittadini caudini. Attraverso il confronto dei dati estratti dalla tabella fornita, emergono interessanti spunti di riflessione sulle condizioni economiche locali.

Confronto dei Redditi nei Comuni

Dai dati raccolti, si evince che il reddito medio pro capite varia significativamente da comune a comune. Spicca il dato di Paolisi (19.516 euro) e Rotondi (19.005 euro) che risultano i comuni con i cittadini che hanno dichiarato un reddito medio più alto.

A seguire Airola con i sui 18.546 euro di reddito per ogni cittadino. La media del reddito pro capite per tutta la valle è di 17,3 mila euro a testa. In linea con questo dato sono i redditi dichiarati per i contribuenti di Montesarchio, San Martino Valle Caudina e Cervinara, mentre in altre località, come Bonea, Forchia, Moiano, Bucciano, Pannarano e Arpaia, si evidenziano redditi più bassi, suggerendo una minore disponibilità economica o una distribuzione della ricchezza meno omogenea.

I comuni con il reddito medio pro capite più elevato presentano valori che superano i 17.000 euro annui, mentre in altre località il valore è inferiore, suggerendo possibili differenze nel tessuto economico e lavorativo.

In ogni caso i redditi in valle caudina sono significativamente più bassi rispetto al dato delle città capoluogo di provincia in quanto ad Avellino si dichiarano in media 24,3 mila euro mentre a Benevento 21,7 mila euro, contro i 17,3 mila euro dichiarati dai contribuenti caudini.

Complessivamente la ricchezza prodotta nella valle, nel 2023 ammonta a 676 milioni di euro. In larghissima parte prodotti dai 22.713 lavoratori dipendenti e dai 14.137 pensionati.

Purtroppo la distribuzioni dei redditi dimostra quanto numerosi siano i casi di persone in condizioni economiche difficili. La maggior parte dei caudini dichiara redditi da zero a 10 mila euro. Si tratta di ben 14.788 lavoratori, pensionati o autonomi.

Oltre diecimila contribuenti hanno dichiarato un reddito compreso tra 15 e 26 mila euro. Per 7.719 persone invece il reddito è stato tra il 26 e i 55 mila euro.

I numeri scendono all’aumentare del reddito, per cui ci sono 435 caudini con redditi da 55 a 75 mila euro, 356 caudini con redditi da 75 a 120 mila euro, mentre sono 105 i più ricchi che hanno dichiarato redditi superiori a 120 mila euro.

Fattori che Influenzano le Differenze Reddituali

Le differenze nel reddito medio pro capite possono essere influenzate da diversi fattori:

  • Struttura occupazionale: comuni con una maggiore presenza di impieghi ad alta remunerazione registrano redditi più alti.
  • Presenza di imprese e attività produttive: la disponibilità di aziende e settori economici in crescita può favorire un maggiore reddito per i residenti.
  • Servizi e infrastrutture: la qualità dei servizi pubblici e delle infrastrutture può incidere sulle opportunità economiche della popolazione.
  • Mobilità lavorativa: comuni vicini a centri urbani con maggiore offerta lavorativa possono beneficiare di un reddito medio più alto grazie alla mobilità dei lavoratori.

Considerazioni Finali

L’analisi dei dati suggerisce la necessità di politiche economiche mirate a ridurre il divario tra i comuni, incentivando lo sviluppo locale e la creazione di opportunità lavorative. Investire in formazione, infrastrutture e sostegno alle imprese potrebbe essere una strategia efficace per aumentare il reddito medio pro capite nei comuni con valori più bassi.

Questa panoramica fornisce uno spunto di riflessione sulle dinamiche economiche della Valle Caudina e pone le basi per ulteriori approfondimenti e strategie di sviluppo futuro.