Valle Caudina: si impennano i prezzi del carburante a causa della guerra
La stangata estiva è servita !

Valle Caudina: si impennano i prezzi del carburante a causa della guerra. Una delle conseguenza dello scoppio della guerra tra Israele e Iran si sta vedendo sui mercati energetici.
Il costo del petrolio è in aumento e anche in Italia al distributore di benzina gli automobilisti ne stanno iniziando a pagare le conseguenze. Come da prassi ogni anno con l’arrivo dell’estate e i milioni di turisti in viaggio, ecco che il prezzo di benzina e diesel sale.
Quest’anno la speculazione è avvenuta sulla base dello scoppio della guerra in Medio Oriente e il rischio che l’Iran chiuda lo stretto di Hormuz dove viaggiano ogni giorno il 20% delle forniture mondiali di greggio, fra gli altri, quelle di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Iraq e dell’Iran.
In caso di minore esportazione a fronte di un aumento della domanda estiva, ecco che il prezzo del petrolio è destinato a salire. I dati dell’ultima settimana già mostrano in Italia i primi effetti. Alla pompa, benzina e diesel costano di più. Un aumento nazionale di circa 5 centesimi.
Ci sono regioni in cui l’incremento è più sostanzioso e regioni dove invece è più contenuto. In Campania il prezzo medio del diesel si attesta tra gli 1,60 e gli 1,64. La benzina è venduta al self in media tra gli 1,69 e 1,74.
Secondo uno studio congiunto realizzato da Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.) e Assoutenti, il peggio deve ancora arrivare. Secondo gli analisti, un’eventuale chiusura dello Stretto di Hormuz potrebbe far schizzare il prezzo del petrolio fino a 100 dollari al barile, con conseguenze pesanti sui listini dei carburanti.
In questo scenario, il prezzo medio della benzina in Italia potrebbe arrivare a 2,024 euro al litro, con un rincaro di circa 16,7 euro a pieno rispetto ai prezzi di inizio giugno, pari a un aumento annuo di circa 402 euro per chi effettua due rifornimenti al mese.
Il gasolio, invece, salirebbe a 1,953 euro al litro, con un aggravio di 18,4 euro a pieno e un impatto di circa 442 euro in più all’anno per automobilista.