Valle Caudina, sindaci soli contro il Coronavirus

Il Caudino
Valle Caudina, sindaci soli contro il Coronavirus

Gli ultimi eventi di cronaca legati al Coronavirus dimostrano una cosa: i sindaci si trovano sempre più soli ad affrontare l’emergenza.

Non lo diciamo per compiacere i primi cittadini. Da sempre il nostro giornale ha ospitato le opinioni di tutti, maggioranza e opposizione. E da sempre abbiamo pubblicato le denunce su ciò che non funziona. Con l’arrivo della pandemia del Coronavirus, però, le cose sono cambiate.

Tutti i sindaci caudini si sono ritrovati da soli ad affrontare l’emergenza. Spesso ignorati o non presi nella dovuta considerazione dalle istituzioni. E non basta questo. Hanno dovuto sopportare anche le contestazioni dei cittadini.

L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda il primo cittadino di Rotondi, Antonio Russo. Come vi abbiamo già documentato, Russo ha deciso di chiudere un’attività sul territorio per precauzione ed evitare la diffusione del contagio. Non solo. La stessa attività si era dichiarata d’accordo con il provvedimento tanto da fare un post leggibile da tutti sui social. Poi l’amara sorpresa: Russo è stato citato in giudizio.

Prima di lui era toccata al sindaco di Paolisi, accusato di non aver chiuso, invece, l’avicola in cui si è sviluppato il secondo focolaio nel Sannio. Invano, Maietta ha spiegato che non era nei suoi poteri farlo ma ciò toccava all’autorità sanitaria o alla prefettura: le critiche su facebook si leggono ancora oggi.

E come non tener conto dello sfogo di Roberto del Grosso, sindaco di Roccabascerana, che sui social ha esternato tutta la sua amarezza per le ingenerose critiche sorte dopo la distribuzione dei buoni spesa varati dal Governo?

Questa lista potrebbe essere allungata ancora di più. La verità è che si cerca sempre un capro espiatorio ma, nel caso del Covid-19, non possono essere i sindaci. Questi ultimi devono essere criticati, stimolati, devono accogliere i suggerimenti ma sui provvedimenti hanno le mani legate dalle indicazioni del Governo e della Regione. Da soli e grazie a qualche volontario si sono trovati a gestire una situazione molto complessa.

Ci sarà il tempo per affrontare le responsabilità di ognuno ma ora la Valle Caudina dovrebbe stringersi intorno ai propri sindaci.