Valle Caudina: sindaco e dirigente scolastico di Moiano facciano chiarezza sulla vicenda del trasferimento
Bisogna capire effettivamente quello che è avvenuto
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Valle Caudina: sindaco e dirigente scolastico di Moiano facciano chiarezza sulla vicenda del trasferimento. Non accenna a placarsi la polemica tra il sindaco di Moiano e la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo dello stesso .
Proprio ieri abbiamo dato conto delle versioni di entrambi, totalmente collidenti nel merito. Quello che sappiamo, al momento, è che entrambi sostengono fatti e circostanze completamente differenti e inconciliabili.
Abbiamo, da un lato, un sindaco che grida al tradimento attribuito alla dirigente, colpevole di aver abbandonato sostanzialmente con un pretesto e senza alcun preavviso la sua sede consueta di Moiano per trasferirsi a Bucciano.
Abbiamo, dall’altro, una dirigente scolastica che afferma di essere stata di fatto abbandonata e privata di ogni assistenza da parte dell’amministrazione comunale dopo i ripetuti casi di furto e danneggiamento patiti dalla sede scolastica di Moiano, e che per questo sarebbe stata posta nella condizione di riparare nella vicina Bucciano.
Allo stato delle cose e per come si sono manifestati i fatti, potremmo solo auspicare si sia trattato di un grande malinteso, un enorme malinteso. Perché in caso contrario saremmo di fonte a un clamoroso scontro tra le due istituzioni centrali della vita di qualsiasi piccola comunità.
Se non si trattasse di un grande, enorme malinteso vorrebbe dire soltanto che purtroppo uno dei due non sta affermando la verità. Il che sarebbe di estrema gravità, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare.
Sarebbe quindi necessario approfondire alcuni aspetti di questa vicenda, altrimenti poco nitide e non completamente comprensibili. Senza addebitare nulla a nessuno e confidando sulla buona fede di entrambi, è però indispensabile porsi e porre delle domande.
È possibile che in presenza dell’ennesimo furto subito dalla sede scolastica il sindaco non fosse stato avvertito come primo atto previsto dalla prassi e dalla logica?
Chi sono queste persone che hanno riferito del trasloco in atto?
Quale sarebbe stato il movente che avrebbe portato la dirigente scolastica a cercare di creare addirittura un danno politico al sindaco? E quale sarebbe stato, nello specifico, questo danno?
Perché mai la il comune di Moiano non avrebbe potuto garantire una immediata fornitura dei mezzi essenziali per garantire la continuità degli uffici scolastici mentre invece ciò è stato possibile nell’immediato da parte del comune di Bucciano, più piccolo e immaginiamo con mezzi più esigui?
È vero che i lavori di messa in sicurezza della sede scolastica di Moiano sono iniziati soltanto dopo tre furti e numerosi solleciti della dirigente scolastica?
Se la decisione di spostare la sede della dirigenza scolastica a Bucciano è di natura temporanea, come mai tutta questa tensione dai toni così spiacevoli?
A che cosa allude la dirigente scolastica quando ricorda al sindaco di Moiano che «un «un modem appartiene al Comune che è il proprietario dell’immobile e responsabile delle utenze»?
Nell’ottica sempre sperabile di collaborazione tra i comuni limitrofi, non sarebbe stato forse più logico che, nella ipotesi di una carenza di strumenti elettronici da parte del comune di Moiano, il sindaco di Bucciano avesse offerto di prestare temporaneamente ciò che occorreva evitando il trasferimento della sede? Sarebbe stato possibile se magari i due sindaci si fossero consultati rapidamente?
Sono domande, che però meriterebbero delle risposte. Non certo per il giornale, ma proprio per tutti quei cittadini che oggi vivono una situazione di grave disagio e di sconcerto per l’accaduto.
Dal canto nostro non possiamo che restare a disposizione di quanti vorranno intervenire per chiarire meglio tali circostanze, aiutandoci a capire.