Valle Caudina: slitta a Natale la riapertura della linea ferroviaria

La notizia è stata confermata nel corso dell'inaugurazione della stazione Appia

Redazione
Valle Caudina: slitta a Natale la riapertura della linea ferroviaria

Valle Caudina: slitta a Natale la riapertura della linea ferroviaria. Dalla presentazione della nuova stazione EAV di Benevento Appia, avvenuta stamattina e alla quale hanno partecipato i sindaci di Cervinara, Lengua, Montesarchio Sandomenico e San Martino Valle Caudina, Pisano  in rappresentanza di tutti i primi cittadini della Città Caudina, sono emerse due notizie. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dei sindaci dell’Unione dei Comuni della Città Caudina dei servizi

La prima è negativa: la data di riapertura del servizio ferroviario slitta – per l’ennesima volta – di almeno sei mesi dal luglio 2025 al prossimo Natale. La seconda notizia, invece, assicura un orizzonte strategico alla linea: nessuno in futuro potrà mai chiudere una ferrovia sulla quale si stanno investendo oltre 150 milioni di euro e che sarà governata da una stazione, come quella di Benevento Appia, con dotazioni tecnologiche avanzatissime in linea con gli standard delle Ferrovie dello Stato.

Su questo punto il presidente dell’EAV, Umberto De Gregorio, ha indicato i futuri costi di gestione della linea che saranno pari a circa 15 milioni l’anno, mentre l’ente si aspetta dalla vendita dei biglietti ricavi dell’ordine del 10% delle spese. Ebbene, la portata degli investimenti è tale per cui, nonostante il notevole squilibrio economico, non avrebbe senso cancellare una linea ferroviaria efficiente e sicura che, invece, potrà diventare un perno dello sviluppo della Valle Caudina.

Non a caso in futuro sulla ferrovia potranno transitare anche convogli di Trenitalia. L’imponenza della nuova stazione di Benevento Appia non ci ha impedito di ricordare al dottor De Gregorio che a novembre, ovvero pochi mesi fa, egli stesso aveva assicurato il riavvio della linea entro luglio dopo aver convocato a Napoli tutti i sindaci caudini.

Sul piano tecnico le ragioni del rinvio sono molteplici: i furti dei materiali appena installati si mescolano con la complessità dell’intervento che si sviluppa su due tratti diversi, da Benevento a Cancello di proprietà dell’Eav e da Cancello a Napoli gestito da RFI (Rete Ferroviaria Italiana).

Entrambe le società ferroviarie devono poi interfacciarsi con un gruppo di aziende guidate da Hitachi. De Gregorio ha assicurato che entro giugno l’Eav consegnerà le carte necessarie alla riapertura all’Ansfisa, l’Agenzia per la sicurezza, che avrà fino a 5 mesi di tempo per dare il via libera definitivo.

Non è chiaro se anche RFI, per la parte di sua competenza, rispetterà questa scadenza. Lo scenario delineato è dunque insoddisfacente: è vero che nessun lavoro pubblico in Italia rispetta i tempi di consegna, tuttavia la ferrovia Cancello Benevento è chiusa da oltre quattro anni.

E’ evidente un tema di scarso coordinamento degli interventi, pur nella loro complessità. Per questo chiediamo al dottor De Gregorio – di cui apprezziamo la disponibilità al dialogo – di dedicare alla ferrovia della Valle Caudina un supplemento di attenzione doveroso nei confronti di una comunità di 60.000 persone cui un diritto costituzionale, come quello al trasporto, è negato davvero da troppo tempo.