Valle Caudina: spaccio di coca, Maiello torna in libertà
Valle Caudina: spaccio di coca, Maiello torna in libertà. Si è tenuta questa mattina davanti al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento, Dott.ssa Loredana Camerlengo, l’udienza di convalida dell’arresto in flagranza nei confronti di Clemente Maiello, di anni 50, di Arpaia.
Avvocati Fucci e Servodio
Ad assistere il 50enne gli Avvocati Vittorio Fucci junior e Cosimo Servodio. Come si ricorderà, il Maiello era stato arrestato dai Carabinieri nella presunta flagranza dello spaccio di cocaina, la sera del 15 aprile scorso.
In particolare, il Maiello, era stato rinvenuto nell’atto del presunto spaccio di cocaina ad un tossicodipendente. I Carabinieri sarebbero giunti al Maiello attraverso un’attività info-investigativa caratterizzata anche da più appostamenti.
Dopo l’arresto in flagranza di reato, il Maiello era stato collocato agli arresti domiciliari. All’esito dell’udienza di convalida, il GIP, accogliendo la tesi degli Avvocati Vittorio Fucci junior e Cosimo Servodio ha disposto la scarcerazione del Maiello che da oggi è tornato in libertà.
Cervinara: l’aumento dei positivi e la scuola
Un uomo di 74 anni è stato arrestato dai carabinieri a Carate Brianza (Monza) per aver tentato di avvicinare la vicina di casa di 15 anni.Il 74enne doveva trovarsi agli arresti domiciliari dopo essere stato condannato per violenza sessuale nei confronti della stessa minorenne.
Necessità medica
Grazie a una presunta necessità medica, l’uomo era riuscito a farsi accordare dal Tribunale di Monza di poter scontare la pena nell’abitazione attigua a quella della giovanissima vittima delle sue aggressioni sessuali.
L’uomo nel 2020 è stato difatti condannato a due anni e otto mesi da scontare ai domiciliari a Benevento. Si tratta della sua città di origine, ed aveva avuto anche il divieto di avvicinamento alla minorenne.
Ma già in un’occasione, sempre con il pretesto di cure mediche, aveva fatto ritorno in Brianza e si era appostato sotto casa della giovanissima, subendo un primo richiamo.
Due anni di violenze e molestie
La condanna è arrivata a seguito di due anni di molestie e violenze subite dalla ragazzina da quando aveva 13 anni. Abitando accanto a lei, nel 2018 si era offerto di accompagnare e andare a prendere a scuola la giovanissima, dopo aver carpito la fiducia dei suoi genitori.
Quando lei saliva in auto iniziavano le violenze. Fin quando la minore ha trovato il coraggio di attivare la telecamera del cellulare, riuscendo ad incastrare il suo aguzzino. Il 74 enne si trova ora nel carcere di Monza.
Appare certo che il 74enne dovrà tornare in carcere. Ma se pur dovesse ottenere di nuovo i domiciliari, questa volta non gli faranno lasciare Benevento. Le trasferte che lui asseriva fossero per ragioni di salute, venivano finalizzate per continuare le molestie sulla ragazza 15enne.
L’assurdità di come, a volte la stessa legge consente che si possano reiterare i reati. Non solo, si tratta anche di una riflessione sulle vittime. Una volta che hanno denunciato ed i reati vengono appurati, queste persone devono sentirsi al sicuro.