Valle Caudina: stop alla tassa sui rifuiti ai negozi chiusi durante la pandemia
Si è tenuto questa mattina nella sala consiliare “Pietro Foglia” di Palazzo Caracciolo un incontro tra il presidente della Provincia, Domenico Biancardi, il vicepresidente Fausto Picone, il presidente dell’Ato Rifiuti, Valentino Tropeano, l’amministratore unico e il direttore generale di IrpiniAmbiente, Matteo Sperandeo e Armando Masucci, per definire alcune misure a sostegno dei Comuni e delle attività commerciali che sono state costrette alla chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus.
La Provincia – che già si è fatta carico dei costi degli interventi di disinfezione ed igienizzazione effettuati da IrpiniaAmbiente su più giorni in 43 Comuni del territorio per un investimento di circa 150mila euro – attraverso l’Ato Rifiuti concorderà con le Amministrazioni Locali il percorso da seguire per le agevolazioni a favore delle attività commerciali che per il periodo di chiusura non hanno prodotto rifiuti, quindi non hanno beneficiato dei servizi.
Allo stesso tempo, è stata condivisa dai presenti l’opportunità di verificare eventuali compensazioni a favore dei Comuni da determinare in una fase successiva, sia in termini economici, sia in termini di servizi per le comunità.
“Come annunciato nelle scorse settimane – dice il presidente Biancardi – e in linea con quanto sostenuto da tanti colleghi sindaci, non bisogna far pagare ai titolari degli esercizi rimasti chiusi la tassa per l’intero periodo di stop.
Oltre a non aver incassato nulla, non hanno ovviamente smaltito rifiuti. Una questione sollecitata anche dal presidente Tropeano e sulla quale ci siamo trovati pienamente d’accordo. Vanno ringraziati i vertici e tutto il personale di IrpiniAmbiente per il lavoro che stanno svolgendo in questa particolare situazione.
Da parte della società anche la disponibilità a venire incontro alle esigenze delle Amministrazioni Comunali”.