Valle Caudina: successo del tenore Pisaniello a Pompei

Redazione
Valle Caudina: successo del tenore Pisaniello a Pompei

“Sono felice di avere la vicinanza di un talento come Nicola Pisaniello, il suo ruolo quello di Ismaele mette in risalto le sue grandi qualità di potenza vocale e nel grande teatro il 20 settembre prossimo qui a Pompei faremo sicuramente con lui una replica in scena”.
Parole a caldo del celebre maestro e direttore d’orchestra Alberto Veronesi che tessono le lodi del tenore cervinarese Pisaniello che giovedì sera ha cantato il Nabucco di Giuseppe Verdi all’interno del Quadriportico degli Scavi di Pompei.
“Il ruolo di Ismaele –ha esordito Pisaniello– è molto intriso di romanticismo, è commovente. E’ un pezzo sentito, profondo, intimo che mi ha dato molta soddisfazione. Sono contento di aver partecipato e felice di essere stato invitato di nuovo per il 20 settembre prossimo per una replica in scena nel gran teatro qui a Pompei”.
Nabucco è la terza opera di Giuseppe Verdi e quella che ne decretò il successo. Composta su libretto di Temistocle Solera, Nabucco fece il suo debutto il 9 marzo 1842 al Teatro alla Scala di Milano. È stata spesso letta come l’opera più risorgimentale di Verdi poiché gli spettatori italiani dell’epoca potevano riconoscere la loro condizione politica in quella degli ebrei soggetti al dominio babilonese. Nabucco, originariamente “Nabuccodonosor” è una rievocazione di un periodo storico del popolo ebraico che illustra la condizione di schiavitù in terra babilonese. In questa opera si snoda una doppia storia d’amore e gelosia tra le figlie del re Fenena ed Abigaille con l’ebreo Ismaele. Sullo sfondo è possibile scorgere il contrasto fra la fede nell’unico dio degli ebrei e la divinità pagana di Belo.

Dalla nostra inviata
Brigida Abate