Valle Caudina, tasse sulla presunta tangente a Milanese
Anche sulle tangenti bisogna pagare le tasse. Chi ha intascato bustarelle non si salverà dai controlli fiscali. A Marco Milanese, cervinarese, ex deputato del pdl ed ex consigliere economico dell’allora ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, verrà calcolata l’imposta sui 500mila euro che il Pm ritiene abbia avuto dal Consorzio Venezia Nuova per sbloccare un finanziamento al Mose. Poi ci sono l’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante, anche per lui 500mila euro non dichiarati, versati da Mazzacurati per avere informazioni riservate sulle indagini in corso, e l’ex assessore regionale ai Lavori pubblici Renato Chisso: infedele dichiarazione di redditi per 4,8 milioni di euro. Non mancano gli ex magistrati alle acque Patrizio Cuccioletta (2,1 milioni) e Maria Giovanna Piva (1,6) e, dulcis in fundo, pure un giudice contabile: Vittorio Giuseppone, 1,8 milioni. Pesante e imprevista, sullo scandalo Mose è arrivata la stangata fiscale. Qualcuno dei personaggi coinvolti non lo sapeva nemmeno ma sulle tangenti e sull’illecito finanziamento dei partiti talvolta si pagano le tasse, se vengono superate certe soglie, prima fra tutte i 50mila euro di imposta evasa. E siccome a Venezia le soglie sono state spesso infrante, ecco che il Nucleo di Polizia Tributaria lagunare ha affondato il colpo. In due modi: da una parte denunciando in Procura nove persone, fra cui l’ex ministro e governatore Giancarlo Galan, l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, l’ex consigliere economico di Giulio Tremonti Marco Milanese e l’ex generale della Guardia di Finanza Emilio Spaziante. Dall’altra trasmettendo all’Agenzia delle Entrate tutti i nomi (tredici, ci sono anche quattro non denunciati al pm) con i relativi importi da tassare, cioè le entrate da proventi illeciti che gli indagati hanno dimenticato, si far per dire, di comunicare al fisco. La notizia è riportata da Il Corriere della Sera e ricordiamo che per questa vicenda Milanese ha già scontato un lungo periodo di carcerazione preventiva. Ora, naturalmente, si attendono gli esiti del processo.