Valle Caudina: traffico, spaccio e consumo di droghe, innalzare il livello di attenzione sociale

Redazione
Valle Caudina: traffico, spaccio e consumo di droghe, innalzare il livello di attenzione sociale

Riceviamo dal coordinamento caudino del M5S e pubblichiamo

“Apprendiamo, anche grazie all’attenzione dei media locali, delle innumerevoli attività sul fronte della prevenzione e del contrasto ai fenomeni associati al traffico e consumo di sostanze stupefacenti in Valle Caudina.

Il recente incontro promosso dal Prefetto di Avellino con i sindaci dei comuni del versante irpino della Valle, va nella direzione di sostenere lo sforzo corale per fronteggiare un fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti, evidenziati dall’esplosione di reati contro il patrimonio (che però mettono a rischio le persone).

Proprio in questi giorni gli attivisti del coordinamento caudino del Movimento 5 Stelle hanno discusso dell’avvio di una seconda fase di un progetto che vuole contribuire ad innalzare il livello di attenzione sociale e istituzionale sul tema.

Dopo l’iniziale mobilitazione (sensibilizzazione e informazione) della base di attivisti e la elaborazione e distribuzione di una lettera di appello e proposta ai Sindaci della Valle e alle Prefetture di Avellino e Benevento, finalizzata ad aprire una stagione di rinnovata attenzione politico-istituzionale, si tratta di proseguire e ampliare la rosa di iniziative.

Proseguire significa portare nell’agenda politica delle amministrazioni comunali iniziative utili sul versante della comunicazione pubblica, dell’integrazione e coordinamento a livello di Valle, del supporto alle Forze dell’Ordine, degli investimenti in tecnologie che migliorano il controllo del territorio (es. videosorveglianza).

Ma proseguire significa anche aggiungere una operatività sul territorio per la riduzione della domanda di droga (prevenzione, cura e riabilitazione), anche raggiungendo capillarmente la popolazione per innalzare il livello di attenzione (non di allarme) sociale sui fenomeni descritti.

E si tratta anche di riflettere e incidere sulla qualificazione culturale – per molti versi inadeguata – di molte facce del fenomeno (es. il “trasporto” di droga come forma di guadagno seppur illecito, il piccolo spaccio e consumo personale, l’occupazione di spazi pubblici, i reati “minori”), facce che da troppi indizi paiono essere tollerate e considerate quasi un inevitabile portato di una società che sta cambiando modelli valoriali di riferimento.”