Valle Caudina, triste primato: zero infrastrutture
Che bello vedere il generale allarme sullo stato delle infrastrutture in Italia dopo il crollo del ponte di Genova. E in Valle Caudina?
Tranquilli, qui non c’è nulla da controllare: non abbiamo le infrastrutture.
Il percorso del treno Benevento-Napoli doveva essere messo in sicurezza ma l’Eav se ne è ampiamente fregata e ora i treni vanno più lenti (sai la novità…). Questa mattina, ad esempio, un lettore segnala un ritardo di mezz’ora nella partenza del treno delle 5.30: solito, insomma.
Il tratto di scorrimento veloce Paolisi-Pianodardine muore a Roccabascerana dopo qualche chilometro.
L’autostrada Benevento-Caserta? Una barzelletta buona per la campagna elettorale.
L’Appia? Continuamente bloccata quando piove per non parlare degli “intelligentissimi” interventi di rappezzo dell’asfalto in pieno giorno con code chilometriche.
Vogliamo parlare del collegamento con la Fondo Valle Isclero? Solo una rotonda…
Le infrastrutture idriche? Parlate con gli abitanti di Montesarchio, Bonea e Airola e vedete se hanno acqua.
Però abbiamo: cosa abbiamo?
Il Partenio e il Taburno con due enti parco, due Gal e due comunità montane che non hanno prodotto un serio progetto di sviluppo. Solo chiacchiere e qualche bando per far “girare un po’ di soldi” a qualche amichetto…
Abbiamo i nostri giovani: quelli laureati ovviamente vanno via senza speranza di ritorno, gli altri devono arrangiarsi.
Abbiamo una burocrazia pubblica vecchia e farraginosa, ancorata alla “sollecitazione” dell’amico per espletare le proprie pratiche.
Che altro abbiamo?
Politici assenti, amministratori distratti, poche fabbriche che chiudono.
Angelo Vaccariello