Valle Caudina, la terra che muore di non lavoro

Redazione
Valle Caudina, la terra che muore di non lavoro
Valle Caudina, la terra che muore di non lavoro

Valle Caudina, la terra che muore di non lavoro. Il lavoro è un diritto. Ricordiamolo il primo articolo della nostra costituzione: “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione”.

Parole scolpite

Parole scolpite dai padri costituenti nell’atto fondativo della nostra repubblica. Il lavoro è un diritto che regala dignità. Il lavoro è orgoglio ed è libertà. Il lavoro non può essere sfruttamento,non può essere elemosina, non può essere mortificazione. Non può essere abituarsi a vedere i figli partire e non tornare mai più.

Oggi è la festa dei lavoratori,la festa degli uomini e delle donne liberi ed uguali. Una festa laica che ha tanto di religioso e di certo non può diventare un ponte per un week end lungo o il momento per una gita fuori porta.

Purtroppo, la Valle Caudina non ha nulla da festeggiare. Questa terra sta divenendo sempre più povera perchè ogni giorno deve dire addio ad un proprio figlio, costretto a partire per un altrove dove cercare di mettere insieme il pranzo con la cena. Quel poco di lavoro che c’è è è sottopagato o è in nero.

Tutto questo avviene nel più completo silenzio delle istituzioni. Mentre i sindacati, forse non sanno più nemmeno che esiste un lembo di terra in Campania che si chiama Valle Caudina. Sappiamo che nel pomeriggio a San Martino Valle Caudina ci sarà una tavola rotonda sul lavoro, alla quale prenderà parte anche il segretario generale della Cgil irpina Franco Fiordelisi.

Bisogna dare atto a chi ha organizzato il questo appuntamento che tenta di tenere accesa l’attenzione su questa tematica. Ma non possiamo non ricordare che mai, non solo la Cgil, ma anche tutti gli altri sindacati hanno fatto sentire la loro voce sulle crisi che attanagliano la Valle Caudina.

Arrivando da Avellino a San Martino, Fiordelisi constaterà con mano lo stato in cui versano le strade provinciali. Magari si chiederà perchè dallo scorso 21 gennaio è chiuso il secondo tratto della strada a scorrimento veloce. E, forse, potrebbe interessarsi dei lavori dell’Eav sulla linea ferroviaria che termineranno solo nella primavera 2024, quando dovevano finire lo scorso mese di Aprile. Oppure chiedersi come mai la zona Asi di Cervinara è l’unica a non aver un sistema fognario e l’acqua corrente.

Morire soffocati

Così potrà capire come muore una terra, muore di indifferenza e di mancanza di lavoro. Se poi tornando ad Avellino dimenticherà tutto, noi non ci meraviglieremo. Siamo abituati. Oramai ci tocca solo aspettare che venga staccata la spina a questo malato terminale. L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. Dove il lavoro non c’è, non ci sono diritti, non c’è aria da respirare e si può solo morire soffocati.

                                                                                                                                                                                                                        Peppino Vaccariello