Valle Caudina: un amore commovente
E’ un amore commovente. Qualsiasi genitore farebbe follie per un figlio, sarebbe pronto a fare di tutto, ma Mario e Maria fanno più di tutto e vanno sempre oltre.
Qualche volta, la rabbia li assale, verrebbe voglia di mollare, ma poi, rimettono l’elmetto in testa e sono pronti di nuovo a combattere all’arma bianca per la loro Rosangela, a versare sino all’ultima goccia di sangue. Rosangela è una bimba “diversa” dai suoi coetanei, accudita amorevolmente dai suoi genitori, ma solo da loro e poche altre persone che le vogliono veramente bene.
In una società civile per Rosangela, per gli altri bimbi e le persone come lei, si dovrebbe fare l’impossibile per l’integrazione, qui da noi, invece, i “diversi” possono solo restare in casa. Mario, qualche giorno fa, alla vigilia del 15esimo compleanno della sua piccola, si è lasciato andare ad uno sfogo, vero, serio e sincero sulla sua bacheca facebook.
Ha elencato tutte le battaglie che ogni mattina che Dio manda in terra lui e la moglie devono affrontare, contro un nemico subdolo, ma potente, l’ insensibilità che per le istituzioni diventa ottusità burocratica.
Nessuno aiuta Mario e Maria, mentre Rosangela crescendo si rende sempre più conto del solco che viene scavato tra lei e gli altri. Da una parte la nostra insensibilità, dall’altra l’estrema sensibilità di una piccolina, costretta, proprio da noi, a soffrire ancora di più. Così, Mario De Nicolais, si è lasciato andare, dicendo che non c’era nulla da festeggiare. Ed aveva ed ha perfettamente ragione.
Ma l’amore di un padre vince anche sulla rabbia dell’uomo, così dopo aver elencato le mille manchevolezze che noi, proprio noi, abbiamo verso la figlia, torna ad essere un combattente vero e dice ” …..Qualcuno potrà dire, a cosa giova tutto questo? Penso ai prossimi disabili (che sfortunatamente) dovranno affrontare più o meno tutto questo…Il mio consiglio è quello di contare ESCLUSIVAMENTE sulle proprie forze, di lottare per i propri diritti perché ciò che non otterrete mancherà a voi o al vostro caro disabile, potessi ritornare indietro sarei molto più rompicoglioni, perché ciò che non ho ottenuto l’ho tolto a mia figlia….malgrado tutto ciò, BUON COMPLEANNO ROSANGELA dal tuo papà che sarà sempre con te, finché Iddio vorrà!!!”
Buon compleanno Rosangela anche da noi de Il Caudino e sii fiera di mamma e papà. Noi vorremmo che ce ne fosse un esercito di rompicoglioni come Mario, un esercito formato da soldati come mamma e papà.
Questo articolo non servirà a far riposare qualche ora Mario e Maria, non servirà a spostarli dalla trincea, forse, non servirà a niente. Serve solo a dire, pubblicamente, grazie a loro per ciò che fanno ogni giorno. Se il mondo resta un buon posto dove vivere è grazie a gente come Mario e Maria. E, per concludere, leggete cosa scrive Mario di Rosangela, ma leggete con attenzione. Non è l’amore di un padre, è l’amore di un angelo.
SONO CONTENTO DI TE…
sono contento di te
quando riesci ad accendere la tv…
sono contento di te
quando provi ad aumentare il volume
e invece metti “muto”
sono contento di te
quando esco e mi auguri buon lavoro
sono contento di te
quando torno
e mi chiedi “com’è andato il lavoro?”
(e poi chiedi “ti hanno pagato?”)
sono contento di te
quando mi chiedi il bicchiere d’acqua
sono contento di te
quando, dopo 3-4 secondi
aggiungi “per piacere”
sono contento di te
quando nomino i tuoi “fidanzati”
e tu scoppi a ridere
sono contento di te
quando mi ricordi qualcosa
che io avevo dimenticato
sono contento di te
anche se non ti piacciono i Pooh
sono contento di te
anche se ascolti Gigi D’Alessio
sono contento di te
quando mi dici
“non fare arrabbiare a mamma”
sono contento di te
quando dici a Vittorio
“fai il bravo”
sono contento di te
le prime 35 volte al giorno che mi chiami
sono contento di te
anche la 36esima volta
quando vuoi dormire vicino a me
sono “contento” di te
quando mi tiri il collo
per avermi vicino
sono contento di te
quando mi chiami
per il bacio della buonanotte
sono contento di te
quando mi fai baciare il tuo bambolotto
sono contento di te
Rosangela, sono contento di te