Valle Caudina: un cadavere sepolto dai cartoni che dissipa le nostre illusioni
Purtroppo questa vicenda è lo specchio di quello che stiamo diventando

Valle Caudina: un cadavere sepolto dai cartoni che dissipa le nostre illusioni. L’orrore che non ti aspetti lo puoi trovare, oramai, anche nel pieno centro di uno dei nostri paesi. Addirittura in un vicolo della piazza principale.
La storia che arriva da Rotondi è terrificante. Purtroppo è anche il segno concreto della trasformazione antropologica che stanno vivendo i nostri centri e che stiamo vivendo noi che li abitiamo.
Un uomo, Bartolomeo Capone, è stato trovato morto nella sua abitazione. Il cadavere era in fase avanzata di decomposizione. La compagna che viveva con lui non ha denunciato il suo decesso ed ha continuato a vivere con lui per giorni e giorni. Solo con l’autopsia si potrà stabilire la data del suo decesso.
Qualcuno oggi ha dato l’allarme perché da quella abitazione arrivava un’aria pestilenziale. Quando sono arrivati i soccorsi, la compagna si è rifiutata di aprire. Probabilmente sapeva, anzi, temeva che il suo macabro segreto sarebbe stato svelato ed il compagno portato via.
Quando, finalmente, i soccorritori sono riusciti ad entrare, in quella abitazione hanno trovato una situazione terribile, fuori da ogni grazia di Dio. L’abitazione era piena di cartoni e di altri materiali di risulta. A quanto pare, anche il cadavere di Bartolomeo Capone si trovava sotto, sepolto da quei cartoni.
Siamo abituati, quasi assuefatti a storie del genere. Ma sembrano arrivare da un altrove lontano, lontanissimo da noi. Almeno ci ripetiamo questo come un mantra per credere ancora che da noi certe cose non possono succedere. Forse, anche per tentare di esorcizzare o allontanare storie del genere.
Si tratta solo di una illusione, una mera illusione che viene sfatata in quello che forse è stato il primo pomeriggio d’estate. “ Certe cose da noi non possono avvenire”, cerchiamo di dirci quasi per confortarci. Eppure poco più di un anno fa, nella non lontana Pannarano, un uomo ha decapitato suo fratello ed ha atteso l’arrivo dei soccorsi con la sua testa a fianco.
La verità, quella vera è un’altra. La marginalità è diventata invisibile ai nostri occhi. Scarichiamo le difficoltà delle persone sui i servizi sociali che sono pochi, purtroppo, e soprattutto hanno sempre meno personale e fondi mentre aumentano i bisogni
E, cerrchiamo di capirci bene. Non si tratta di questioni e problemi che riguardano so,o Rotondi o, magari, Pannarano. Si tratta di vicende che interrogano noi tutti che viviamo in Valle Caudina, fingendo di credere di essere ancora in un’oasi felice.
Una volta nei nostri paesi, nonostante i mille problemi, esisteva una rete di solidarietà che iniziava dal vicino di casa e comprendeva tutti. Oggi chi ha bisogno sparisce dai nostri occhi, poi lo troviamo, morto, sommerso dai cartoni, e riusciamo anche a meravigliarci.