Valle caudina, un pezzo di Cervinara al Giffoni Film Festival
Il Giffoni Film Festival sta celebrando, in questi giorni, i personaggi della famosa casa editrice americana Marvel Comics leader nella produzione di fumetti. Con una proiezione no stop dei cinque film più famosi, Iron Man (2008), Thor (2011), XMen: l’Inizio (2011), Captain America: Il Primo Vendicatore (2011) e The Avengers (2012). Le pellicole dei supereroi, protagonisti dei famosi fumetti, sono state proiettate rigorosamente in lingua originale inglese. A mettere mano a quei fumetti era stato anche un cervinarese: Giovanni P. D’Agostino, morto nel 2010 in America. Per le sue capacità artistiche iniziò prestissimo a lavorare negli anni Quaranta come inchiostratore (una sorta di colorista delle vignette disegnate da altri) alla New York City’s Timely Comics, che in seguito cambiò nome nella oggi famosissima Marvel Comics. Partecipò alla creazione del famosissimo Incredibile Hulk, l’eroe verde con una forza mostruosa al servizio dell’umanità. Alla Marvel lavorò con il celebre Stan Lee e contribuì alla creazione di famosi supereroi, prestando la sua mano anche in occasione della nascita dei Fantastici Quattro, Le tartarughe Ninja e l’Uomo Ragno (Spider Man) creandone i disegni dei primi album. Nel 1955, al culmine del successo, sposò la sua prima moglie, Jean D’Onofrio, morta nel 1992 dalla quale ebbe tre figli: John Jr., Peter, e Pat. Nel 1965 D’Agostino fu chiamato a collaborare con un altro grande artista dei fumetti, Stan Goldberg, con il quale creò fumetti di altrettanto valore come Le avventure dei giovanissimi Archie, Reggie, Veronica e Betty alla Riverdale High School. Tra il 1950 e il 1960, D’Agostino continuò anche a lavorare per la Charlton, altro editore di storie a fumetti. Nel giugno del 1965, l’editore della Archie Comics, Richard Goldwater, dopo molteplici tentativi, riuscì a sottrarre la genialità di John alla concorrente Marvel. Jon era legato molto alla sua Cervinara ed era tornato qualche anno fa, come ci ha riferito il figlio John, con il fratello Peter e il figlio Peter, ora professore alla Temple University di Philadelphia, per rivedere i luoghi dove aveva avuto i natali. Un altro cervinarese illustre, quindi, che si aggiunge alla lunga schiera di personaggi che nella nostra terra hanno visto la luce. Sarebbe il caso, ora, anche se in forte ritardo, poter onorare il lavoro e la memoria di un cervinarese, che ha fatto crescere le ultime generazioni con le sue creazioni, con una mostra di suoi lavori.
Angelo Marchese