Valle Caudina: una panchina rossa sull’Appia
E' stata una manifestazione molto partecipata sia per i contenuti che per gli interventi
Valle Caudina: una panchina rossa sull’Appia. Non solo un gesto simbolico, ma un punto di partenza per dire basta alla violenza sulle donne.
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, l’Associazione socio-culturale “Il Filo di Arianna” di Roccabascerana, guidata dalla Presidente Rosetta Russo, ha inaugurato una panchina rossa a Tufara Valle.
L’opera è stata installata lungo la Via Appia, sul marciapiede che porta dalla Chiesa di Maria Santissima del Carmine alla Casa dell’Acqua. Sarà visibile ad automobilisti e trasportatori che quotidianamente attraversano la Statale che collega la Valle Caudina alla città di Benevento e sarà un invito alla riflessione perché nessuno possa voltarsi dall’altra parte di fronte a chi uccide o compie ogni altra foma di abuso.
All’appuntamento, oltre alle socie dell’Associazione, erano presenti assessori e consiglieri comunali, i Carabinieri della Stazione di Roccabascerana, Maddalena Piantadosi, Responsabile del Borgo Sociale, la casa-alloggio di Roccabascerana per persone con disagio psichico, con gli operatori e gli ospiti della struttura, una delegazione del Forum Giovani di Roccabascerana e altre associazioni del territorio, il Direttore della Casa di Riposo “Villa San Gallo”, Andrea Lauría.
Donne e uomini, in un coro di imperativi hanno ribadito che ogni donna ha il diritto di sentirsi libera, amata, al sicuro, senza avere la paura di denunciare.
Dopo i saluti iniziali della Presidente Russo, è stata celebrata la messa da padre Albert Mwise in una Chiesa gremita; poi il Direttivo del Filo di Arianna e gli operatori del Borgo Sociale hanno letto riflessioni e testimonianze delle donne della comunità e successivamente i partecipanti hanno raggiunto all’esterno della Chiesa la panchina, che è stata benedetta da don Albert e ai cui piedi un gruppo di donne e uomini ha deposto un fascio di fiori e un lumino rosso su cui era riportato in nero il nome delle donne uccise in Italia e nel mondo.
“Sono commossa per questo momento di riflessione che stiamo vivendo e per la risposta che la comunità ci ha dato, perché significa che siamo uniti e che insieme possiamo combattere il silenzio, l’omertà, la paura.
Possiamo dare voce a tutte quelle donne che si sentono in trappola e a cui manca il coraggio di chiedere aiuto. Siamo noi che dobbiamo dare loro la forza per uscire da situazioni devastanti e offrire supporto, ascolto, protezione.
Grazie a tutte le donne dell’Associazione “Il Filo di Arianna”, che sono il motore di ogni iniziativa e che credono in un mondo migliore, sano, fatto di collaborazione e partecipazione. Grazie a Padre Albert e al coro per la celebrazione liturgica. Grazie soprattutto a Maurizio Varrella, che ha offerto e permesso questa posa in opera, e per le luci ad Antonio Perrotta, Direttore di Onoranze Funebri Perrotta. E, infine, grazie a Gabriella Grasso per i fiori donati” – ha commentato Rosetta Russo, Presidente dell’Associazione socio-culturale “Il Filo di Arianna”.