Valle Caudina: il Vangelo della domenica a cura di don Lorenzo Varrecchia
“Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa” con queste parole dell’evangelista San Marco la Chiesa ci introduce nella meditazione della parola di Dio scoprendo soluzioni ai vari problemi concreti che pone la sequela di Cristo, la cui Parola è luce che rischiara le varie situazioni di ogni giorno ed è capace di orientarci in un mondo fasciato di tenebre. Tutto ciò che ai nostri occhi ci sembra insormontabile e insuperabile, secondo la prospettiva di San Marco, può essere superato nel nome di Gesù e con la Sua forza. Tutto. Divisioni, liti, barriere, intolleranze, chiusure, egoismi, sofferenze, dubbi se messe nel cuore di Cristo posso diventare sprone per una rinnovata guarigione del cuore. Il “nome” di Cristo diventa il principio unificante della vita Cristiana, anche i minimi gesti di servizio ai fratelli, quali dare un bicchiere d’acqua, non restano privi di significato.
Il “portare la croce” che si concreta nel servizio, si attua anche nei fatti più piccoli e spiccioli, che, compiuti nel suo nome assumono la loro vera dimensione nel grande progetto del regno. È interessante notare come san Marco definisce i discepoli, quindi noi cristiani e battezzati, come “coloro che sono di Cristo” per questo anche il più piccolo gesto d’amore non è mai piccola cosa, non è mai banale ma merita attenzione agli occhi di Dio. Il contrario del servizio diventa , dunque, lo scandalo in cui si rende un “cattivo servizio ai fratelli, mettendo loro una pietra d’inciampo che li fa cadere sul cammino della sequela. Ci rimane da chiederci che tipo di servizio offriamo a questo mondo ogni giorno, collaboriamo con Gesù a costruire cammini di bellezza o portiamo semplicemente le nostre povertà e limitatezza di pensiero fatte di gelosie? Su questa domanda fermiamo il nostro ascolto augurandoci reciprocamente buona domenica e buona vita in Cristo.
