Valle Caudina: verso i duemila giorni senza treno
Proporre una candidatura unitaria alle prossime regionali

Valle Caudina: verso i duemila giorni senza treno. Giorni fa ascoltavo, attraverso i social, le vibranti rimostranze del Presidente De Luca contro il suo partito perché non fa nulla contro l’invasione di extracomunitari nel Vasto, che per chi non lo sapesse e la zona limitrofa alla stazione centrale di Napoli.
Devo ammettere che il suo ragionamento, dal punto di vista filologico, non fa una piega, anzi.
Devo però chiedergli: egregio, lo capovolga e sostituisca al Vasto la Valle Caudina e le zone circostanti (città di Benevento e comuni viciniori e la valle di Suessola).
In tutti questi anni di suo potere, per queste zone, lei, cosa ha fatto? Avevamo una sgangherata ferrovia, ma non l’abbiamo più!
Noi siamo seppelliti dal silenzio, militarmente occupati dal dimenticatoio e i disservizi, di cui la ferrovia ne è l’esempio più eclatante, ci attanagliano sempre più. Tra non molto ricorrono 2000 giorni senza treno.
Ecco anche noi, come lei diciamo con forza che tra lo scegliere la bandiera di partito e la nostra vita sceglieremo la nostra vita.
Come?
Ostacolando, politicamente, la loro azione, quella dei soliti noti, che si chiamino De Luca o Mastella o Matera o dei loro figli o loro amici sodali.
La Valle Caudina tutta, se ci tiene al proprio futuro ed intende mostrarlo, deve organizzarsi e proporre alle prossime regionali un voto unitario, magari di Protesta o di astensione verso chi, pure servendosi di noi. da tanti anni ci ignora.
Saremmo capaci? Lo spero almeno una volta, prima che sia troppo tardi.
E per una volta, come afferma un proverbio abruzzese “se le firmiche s’ariunisce, accide lu leone”