Valle Caudina, Vincenzo D’Onofrio alla Procura della Repubblica di Avellino
Vincenzo D’Onofrio è il nuovo procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Avellino.
La notizia interessa i comuni irpini della Valle Caudina. Nonostante l’Unione, infatti, la Valle resta spaccata tra due province, due aziende sanitarie locali ed anche due Procure della Repubblica. Si tratta di un controsenso al quale bisognerebbe mettere fine, ma i tempi saranno certo lunghi.
La nomina di D’Onofrio è arrivata, all’unanimità, dal Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. Il procuratore aggiunto arriverà ad Avellino a settembre, dopo la pausa estiva. Stiamo parlando di un magistrato che è in prima linea per la lotta alle mafie. Tra le altre cose, ha coordinato le indagini per la cattura del boss Michele Zagaria. Personaggio scomodo per la camorra, tanto che un capoclan della Terra dei fuochi avrebbe voluto sopprimerlo a colpi di bazooka. Anche Rosario Cantelmo, numero uno della procura irpina, ha una vasta esperienza nella lotta alla criminalità organizzata. Si tratta, senza dubbio, di una garanzia per quella offensiva che la camorra sta portando in quella che, una volta, veniva considerata un’isola felice. Offensiva da cui la Valle Caudina non è certo immune, anzi, probabilmente, è uno dei territori più infetti.
Non bisogna dimenticare, infatti, che proprio tra il Taburno ed il Partenio continua a primeggiare il clan camorristico più longevo della Campania. Un primato di cui faremmo volentieri a meno. (Immagine da web)