Valle Caudina,il covid lo porta via a 36anni, il ricordo di padre Gabriele

Redazione
Valle Caudina,il covid lo porta via a 36anni, il ricordo di padre Gabriele
Imprenditore agricolo di 56 anni si toglie la vita in provincia di Benevento

Valle Caudina,il covid lo porta via a 36anni, il ricordo di padre Gabriele. Padre Gabriele Marino ricorda la figura di Michele Izzo morto di covid a soli 36 anni , parole accorate dell’ex parroco di Arpaia, che lo ricorda sempre come il suo chirichetto.Ecco cosa scrive padre Gabriele.

Notizia

La notizia della tua morte, Michele,  mi ha lasciato impietrito sulla sedia a ripetermi: non è possibile, non posso crederci. Ma dopo un po’ tra una lacrima e l’altra ho detto: si, è vero. Signore accoglilo tra le braccia.

E, allora, come in un film ti ho voluto rivedere mio chierichetto durante i miei quattro anni trascorsi, da parroco, ad Arpaia. Ti ho rivisto maturare durante la tua adolescenza e in essa ho ricordato la tua esuberanza, la tua puntualità, i tuoi capricci a cui, dopo qualche giorno, il ritorno in parrocchia che tu consideravi la tua seconda casa. Ti ho accompagnato nella tua crescita adolescenziale con amore di padre ascoltando e vivendo con te i momenti belli, i momenti tristi, le delusioni, le gioie di un traguardo raggiunto e i progetti che volevi realizzare “da grande”: i tuoi sogni.

Covid

Poi sono andato via Arpaia ma i nostri rapporti di amicizia sono rimasti sempre identici. Mi hai sempre considerato, soprattutto ora che eri diventato un uomo maturo, il tuo padre spirituale ma il COVID-19 non mi ha permesso nemmeno di darti una benedizione e  accarezzare la tua bara.

Chierichetto mio, ma io voglio ricordarti sempre come giovane e uomo baldanzoso, chiassoso ma soprattutto buono, disponibile, generoso e altruista. Passavo per Arpaia e ti vedevo spuntare dalla macelleria con le braccia aperte in mezzo alla strada e come un vigile mi ordinavi di parcheggiare. “Rabbiè, lo sai mi sposo e tu devi benedire le mie nozze. Capito Rabbiè? Altrimenti non ti faccio passare più per Arpaia”. E che emozioni e che gioia quel nove luglio del 2015 nella Chiesa dell’Annunziata di Airola quando tu e Caterina davanti a me avete pronunciato il vostro SI.

Felice

Ti voglio ricordare felice e con le lacrime agli occhi quando mi rendevi partecipe della nascita di Beatrice e Giulia.

Hai realizzato tanti di quei sogni che da adolescente volevi fortemente che diventassero realtà. Forse ne avevi tanti altri e desideravi che anche essi diventassero realtà come quelli che stavi vivendo con Caterina, Beatrice, Giulia e i tuoi familiari. Ma un virus ha detto: basta.

Mancherai

Ma nessun virus potrà cancellare la nostra amicizia. Mi mancherai come mancherai ai tuoi cari, ai cittadini di Arpaia e dei paesi limitrofi. Mi mancherà quel “posto di blocco” davanti alla macelleria ma, istintivamente, continuerò a sentire: Rabbiè, fermati. Virtualmente, ti lascio con una carezza e ti raccomando: ricordati di noi. Ciao, MICHELE.

Valle Caudina,il covid lo porta via a 36anni, il ricordo di padre Gabriele

A tua moglie Caterina, a papà Basilio, a mamma Beatrice e a tuo fratello Carmine dico, in questo momento di grande dolore di ripetere le parole che Sant’Agostino scrisse nelle sue Confessioni dopo la morte della mamma: “Signore, non ti chiedo perché me l’hai tolta, ma ti ringrazio perché me l’hai data”.                                                                                    Padre Gabriele Marino