Vendemmia 2017: “Produzione ridotta, ma qualità elevata delle uve irpine”
“La quantità delle uve è stata inferiore a quella degli altri anni in media del 30 %, mentre la qualità è nettamente superiore con delle punte di eccellenza”. L’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Avellino si è riunito per fare il punto sull’annata agraria 2017. Nello specifico si è parlato dello stato dell’arte della vendemmia 2017, delle condizioni climatiche che hanno caratterizzato l’annata, delle tecniche agronomiche adottate per superare lo stress climatico subito dalle piante, dei risultati qualitativi ottenuti e delle tecniche colturali da adottare per preparare le piante ad una nuova annata agraria.
“La vendemmia è già terminata. La maturazione delle uve è stata anticipata di circa 10-15 giorni. Le uve sono state sanitariamente perfette con elevate concentrazioni zuccherine e basse acidità. Alla degustazione sensoriale le bacche sono state di ottimo equilibrio sia gustativo che sensoriale ed esprimeranno sicuramente dei vini di grande profilo/qualità. Le condizioni climatiche favorevoli avute durante il periodo della vendemmia hanno consentito di ultimare la maturazione, in modo particolare dell’Aglianico, che è avvenuta con il raggiungimento della piena maturità fenolica, e di effettuare in campagna una festa che ogni anno si ripete, senza grande stress, all’insegna dei migliori auspici per il vino che verrà”.