Vitiello su Raiuno con sua maestà la parmigiana di melanzane
È un amico de Il Caudino, Luigi Vitiello, presidente della federazione cuochi della Campania. Ha un legame professionale e di amicizia con il nostro direttore vicario, Pasqualino Marro. Rappresenta una categoria, proprio quella dei cuochi campani, che è sempre più richiesta nel mondo, una di quelle categorie che, fortunatamente, non risente della crisi. Merito degli istituti alberghieri che plasmano figure che, come ci ha spiegato il presidente, non sono più relegate unicamente in cucina, ma devono avere ottima cultura e conoscere a fondo il territorio ed i suoi prodotti. Figure che possono scegliere anche il percorso più idoneo, ossia, cercare spazio nella cucina stellata, oppure pensare ad un’attività propria, piccola ma sempre attenta alla grande qualità. Giovedì tre luglio, Vitiello sarà ospite di Uno Mattina Estate proprio come presidente dei cuochi della Campania e preparerà uno dei piatti tipici della nostra regione, Sua Maestà, la parmigiana di melanzane. Lo farà a modo suo, con gli ingredienti classici, ma anche con quel tocco personale che la renderà certamente unica. Del resto, come cuoco o meglio come chef, Vitiello è stato sempre aperto alla sperimentazione. E’ originario di Boscotrecase, in provincia di Napoli, quindi, è erede dei segreti della grande cucina partenopea. Da anni, però, si è trasferito in Irpinia, dove è titolare del ristorante Pozzillo, a Serino, che è diventato un avamposto del gusto, conosciuto oramai in tutta la regione. Il presidente non avrebbe voluto che nominassimo il suo locale in questo articolo, ma ci è parso giusto farlo per fare in modo che gourmet possano deliziarsi con le sue creazioni. Vitiello è abbastanza soddisfatto rispetto alla media della ristorazione delle nostre terre anche se sottolinea, come a volte, persone senza esperienza e conoscenza si avventurino in imprese che non fanno altro che danneggiare il buon nome della cucina campana. Alla lunga, però, i clienti che diventano sempre più consapevoli, sanno premiare la qualità che è figlia solo di una grande preparazione. Bisogna ricordare che sono ben 1.500 i cuochi che rappresenta ed è fiero della loro bravura. E soprattutto è entusiasta dei giovani, che non si stancano mai di imparare e di sperimentare. Insomma, in questo specifico campo, possiamo contare davvero su delle vere e proprie eccellenze, senza dimenticare che si tratta di un terreno dove i giovani possono costruirsi un futuro che è basato esclusivamente sul merito. Chi non è bravo e non s’impegna non può contare su nessun tipo di aiuto. Quella dei cuochi dovrebbe essere una realtà da emulare per fare grande la nostra regione.
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