Votino: da Bonea alla conquista del Centro-Destra

Il Caudino
Votino: da Bonea alla conquista del Centro-Destra

C’è un pezzo di Valle Caudina nelle trame del potere che conta degli ultimi dieci anni. A fare luce, ancora una volta, è un’inchiesta della magistratura calabrese finita sui giornali nei giorni scorsi.
Parliamo di un lungo articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano a firma di Marco Lillo che mette in evidenza il ruolo di Isabella Votino da Bonea, 36 anni, portavoce del governatore della Lombardia Roberto Maroni.
Ciò che emerge, a prescindere dalla rilevanza penale, è il potere che gestisce la giovane caudina che parla a telefono con Berlusconi e dispensa strategie alla Lega. Ecco alcuni estratti dell’articolo.
“Per esempio è Maroni, il 30 ottobre 2012, a riferirle che Berlusconi vorrebbe candidarla in una lista di giovani per le elezioni del 2013. Lei richiama il presidente del Milan: “Bobo mi ha detto poi, magari, quando vuoi ci vediamo… quella storia lì, della lista… mah, non lo so, al momento non mi sembra propizio. No, adesso io vorrei capire cosa succede qui in Regione Lombardia. Io ti dico la verità, vorrei che lui (Maroni, ndr) facesse il presidente della Regione. Quindi io spingerò in tal senso, secondo me lui deve osare e, dopodiché, fatto questo, fate l’accordo anche per le Politiche”. Il suo disegno si realizzerà. Quattro giorni prima Berlusconi era stato condannato a 4 anni per la frode fiscale sui diritti Mediaset. (…) Il 30 dicembre 2012, Berlusconi chiama Votino. È infuriato per le continue dichiarazioni scettiche sul suo ruolo di leader del centrodestra da parte di Salvini e mette sul piatto la vera posta: la sua elezione al Quirinale. “Andiamo malissimo, eh! Chiedere a me di non essere presidente del Consiglio… lo sanno bene che non lo sarò mai perché, se perdiamo è inutile dirlo, il presidente del Consiglio sarà uno di sinistra. Se vinciamo, io ho sempre detto che non faccio il presidente del Consiglio ma non lo posso dire alla gente. E, se vinciamo, io pretendo che mi nominino a presidente della Repubblica. Dove non starò sette anni. Starò tre mesi, non ne ho nessuna voglia ma, almeno concludiamo una carriera per quel che mi riguarda”. (foto dal web).