1.274 i positivi oggi in Campania
1.274 i positivi oggi in Campania. Risultano 1.274 i nuovi casi di coronavirus emersi nelle ultime 24 ore in Campania, 161 dei quali vengono identificati da test antigenici rapidi.
Dei 1.274 nuovi positivi, i sintomatici risultano 52. I tamponi complessivamente analizzati sono 13.691, di cui 3.607 antigenici.
Scende la percentuale
La percentuale di positivi sul totale complessivo di tamponi analizzati (molecolari e antigenici) è pari al 9,3%. Questo vuol dire che, rispetto ad ieri. scende la percentuale che risultava superiore al 12 per cento
I positivi complessivamente registrati in Campania dall’inizio dell’emergenza coronavirus sono 234.596 (di cui 2.333 antigenici), i tamponi analizzati sono 2.568.721 (di cui 47.333 antigenici).
Nel bollettino odierno diffuso dall’Unità di crisi della Regione Campania vengono inseriti 24 nuovi decessi, 13 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 11 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri.
Il totale dei deceduti in Campania dall’inizio della pandemia è 3.928. I nuovi guariti sono 1.625, il totale dei guariti sale a 165.335. In Campania sono 112 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.540 i pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza.
Il nuovo arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, risulta positivo al Covid-19. Ne dà notizia un comunicato della Curia di Napoli. Vengono sospese tutte le celebrazioni e le visite che erano state programmate in questi giorni.
Insediamento la settimana scorsa
Ricordiamo che Il prelato proviene dalla Diocesi di Cerreto, Telese e Sant’Agata dei Goti. L’insediamento ha avuto luogo giusto una settimana fa, il 2 febbraio scorso.
Don Mimmo aveva fissato subito un fitto calendario di incontri e appuntamenti. Monsignor Battaglia è in buone condizioni di salute e ora è in quarantena.
Anche il suo predecessore, il cardinale Crescenzio Sepe, aveva dovuto affrontare proprio nei giorni a cavallo dell’avvicendamento l’infezione da coronavirus.
Dopo alcuni giorni di ricovero all’ospedale Cotugno, monsignor Sepe è poi guarito ed è tornato nell’abitazione di Capodimonte dove risiederà dopo aver lasciato la guida della Diocesi. Ora il virus colpisce anche il suo successore.