13enne ucciso a colpi di pistola

20 Marzo 2023

13enne ucciso a colpi di pistola

13enne ucciso a colpi di pistola. Gli spari al petto davanti agli chalet di Mergellina, la corsa disperata ma inutile in ospedale. É morto così, nella notte, il 18enne napoletano Francesco Pio Maimone, ucciso in un agguato intorno alle 2 nel centro di Napoli.

Il giovane, incensurato, è  raggiunto dai sicari vicino allo chalet “Da Sasà”, lo avrebbero colpito con diversi colpi sparati da un revolver. Si tratta del secondo agguato nel giro di pochi giorni nella stessa zona.

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La notte del 12 marzo era stato gravemente ferito il 19enne Antonio Gaetano, ritenuto dagli inquirenti ai vertici del clan Calone-Marsicano-Esposito di Pianura. E l’agguato di stanotte potrebbe essere collegato a quello.

Francesco Pio Maimone abitava a Pianura, zona Napoli, e la zona dello chalet dove è ferito è frequentata da diversi pregiudicati di quel quartiere.

L’intervento delle forze dell’ordine

L’intervento della volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Napoli alle 2:20, in seguito a una segnalazione di sparatoria da parte di una pattuglia della Guardia di Finanza.

Quando i poliziotti e l’ambulanza del 118 sono arrivati sul posto, però, Francesco Pio Maimone era stato già portato in ospedale da alcuni conoscenti; al Pronto Soccorso del Pellegrini il ragazzo è arrivato già morto. La salma è sequestrata in previsione dell’autopsia.

Agguato agli chalet di Mergellina, l’ipotesi della faida di Pianura

Sul luogo degli spari la Scientifica della Polizia di Stato ha repertato una ogiva da arma corta. Il 18enne sarebbe stato ucciso con un revolver, che non rilascia bossoli. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, le indagini sono affidate alla Polizia di Stato.

La giovane vittima non risulta inquadrata in contesti di criminalità organizzata e nemmeno il padre, pregiudicato, è ritenuto legato ai clan di camorra. L’omicidio, questa una delle ipotesi attualmente al vaglio, potrebbe essere collegato con la faida di Pianura.

Il ragazzo abitava con la famiglia in via Escrivà, nel quartiere della periferia ovest di Napoli. Pochi giorni fa proprio in via Escrivà era stata smantellata una piazza di spaccio, dove era venduta anche la “cocaina rosa”; in quell’intervento la Polizia di Stato aveva arrestato due persone, tra cui il cugino di Antonio Gaetano.

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