2.500 euro per fornire falsi contratti agli immigrati, indagati anche un avvocato ed un imprenditore
2.500 euro per fornire falsi contratti agli immigrati, indagati anche un avvocato ed un imprenditor. Sei persone sono state iscritte nel registro degli indagati per un giro di false residenze e assunzioni fittizie, utili a garantire il soggiorno in Italia di alcuni extracomunitari.
Tra gli indagati ci sono nomi noti come un avvocato, un imprenditore e un tipografo: si tratta di M.L., 53 di Santa Maria Capua Vetere, titolare di una ditta agricola, sua moglie A.I., 51 anni, di Santa Maria Capua Vetere, il figlio M.L., 29 anni di Maddaloni. Insieme a loro indagati pure il 46enne titolare di una copisteria di Casapulla P.F., l’avvocato 47enne di San Nicola la Strada M.S. e G.G., 46 anni, di Giugliano.
Per ogni pratica si doveva sborsare 2500 euro allo scopo di ottenere falsi contratti di lavoro o dichiarazioni di ospitalità in modo da ottenere i permessi per restare in Italia, dopo aver istituito la pratica all’ufficio immigrazione della Questura di Caserta, che coordina l’indagine.