25 anni di carriera agonistica e la dedica ad Angelo Marchese
25 anni di carriera agonistica e la dedica ad Angelo Marchese. Presso il palazzetto dello sport di Castellanza (VA), ha avuto luogo la finale dei Campionati Italiani Assoluti di “Distensione su panca” della Federpesistica. La gara ha visto la partecipazione di 120 atleti, selezionati attraverso le fasi di qualificazione nei vari territori regionali.
Asd Natural Cervinara
La storica Asd Natural di Cervinara fondata dal Prof. Carlo Ricci, ha centrato la partecipazione all’evento grazie al veterano Pasquale Ricci. L’atleta, nonostante le sue 43 primavere, ha ottenuto un onorevole quinto posto nella categoria dei 59 kg., confermandosi tra i più longevi atleti di sempre della Federpesi per numeri e continuità.
Difatti la finale Lombarda, rappresenta per l’atleta di Cervinara, il traguardo di 25 anni di attività agonistica intensa. Attività,nella quale Pasquale Ricci ha preso parte ad oltre duecentocinquanta competizioni. Nel corso delle quali ha fatto incetta di medaglie e titoli nazionali. Lo ha fatto sia nella pesistica olimpica che nella cultura fisica e nel powerlifting.
Ha preso parte a 17 finali dei Tricolori Assoluti di Pesistica Olimpica centrando per ben undici volte il podio del totale olimpico ed un titolo assoluto di specialità nel 2008. Nel 2017 ha conquistato il doppio argento ai Campionati Europei Master ed agli Open International di pesistica olimpica in Svezia.
Mentre nel 2018 trionfa a Barcellona con il Titolo Iridato. Detiene attualmente il Titolo Continentale Assoluto in ambito alla FNBB-Benelux, tra le più emergenti sigle del Natural Body-Building, oltre ad essere stato detentore di primati di categoria nel powerliftung.
I giovani di Cervinara
Il suo duplice ruolo di atleta e tecnico sportivo, consolidato ormai da anni, ha portato inoltre, alla ribalta, numerosi giovani di Cervinara e paesi limitrofi. Tra questi si segnalano sua sorella Mariateresa, per non parlare degli ultimi, Giovanni Cioffi ed i gemelli Luca e Matteo Dente, freschi di medaglie ai tricolori delle classi giovanili.
Importante sigillo
Questa finale rappresenta per me un importante sigillo. Una carriera sportiva che racchiude un quarto di secolo sempre ai vertici, con ultimo questo quinto posto che, seppur devo dire senza infamia né lode, mi ha consacrato ancora una volta ai vertici federali.
sinceramente non mi aspettavo di rientrare tra i finalisti e per me è stata una grossa soddisfazione. Bisogna anche considerare lo stop dalle competizioni.o per tutto il 2020 a causa della pandemia ed è stato un anno difficile per tutti (in tal caso per me sarebbero stati 26 anni in piena attività).
Oggi più che ringraziare coloro i quali sono stati importanti per questo mio lungo vissuto sportivo agonistico intenso di risultati, esperienze ed emozioni, il mio pensiero va a due persone che non sono più tra noi ed alle quali mi sento di dedicare questo traguardo tutt’altro che semplice da raggiungere.
La dedica ad Angelo Marchese
Il caro “Angioletto Marchese” che, ad un mese esatto dalla sua prematura scomparsa, ha lasciato un vuoto sconcertante per quanti lo conoscevano e avevano avuto modo di apprezzarlo per la persona che era. Ed ammirarlo per le sue straordinarie doti di comunicazione attraverso l’arte della fotografica, la poesia ed il suo impegno profuso per riscoprire le storie e le tradizioni della nostra Valle.
Angelo Marchese è tra coloro che mi hanno visto nascere ed ha seguito il mio percorso sportivo sin dall’inizio. Di lui ho tutt’ora i primi scatti ed i video fatti di suo pugno nell’ormai lontano 1995, anno del mio esordio in gara a Poggiomarino.
Ancor prima di allora, tra gli archivi della Natural, si trova un servizio foto-video nel quale Angioletto mi riprese all’età di 9 anni durante i miei primi approcci all’allenamento con i sovraccarichi.
Per l’eredità che ci ha lasciato, Angioletto resterà nel cuore di Cervinara e dei cervinaresi e spero tanto che i suoi progetti artistici, storici e culturali si concretizzino come lui avrebbe desiderato.
La seconda dedica
L’altra persona a cui va il mio pensiero è “Peppe Cacciapuoti” di Pozzuoli, scomparso proprio durante il week-end delle finali tenutesi nel varesotto. A lui avevo pensato anche all’indomani della trasferta, come non poteva essere diversamente, viste le sue già precarie condizioni di salute.
Giuseppe Cacciapuoti rimarrà un’icona della Federpesi regionale e nazionale per le sue gesta sportive di atleta ultraottantenne, ma anche e soprattutto per il suo esempio di amicizia, lealtá sportiva ed integrità morale.