50 ragazzi intossicati in un rifugio alpino
50 ragazzi intossicati in un rifugio alpino. 50 ragazzi sono soccorsi dai vigili del fuoco e dai sanitari mentre si trovavano in un rifugio alpino nel Cuneese, precisamente in località Bersezio, nel comune di Argentera, in provincia di Cuneo.
Sarebbe stata una intossicazione alimentare ad aver causato il loro malore. Dagli accertamenti effettuati dai vigili del fuoco e dal personale sanitario, il malore sarebbe da attribuire a una intossicazione alimentare e non al monossido di carbonio, come inizialmente era stato ipotizzato.
Tutti i ragazzi sono comunque trasferiti in ospedale per essere sottoposti ad accertamenti e saranno fatti loro vari esami del sangue e tenuti sotto osservazione. Il fatto è avvenuto in una casa vacanze ad Argentera, sulle montagne della valle Stura di Demonte, in provincia di Cuneo.
Improvvisamente, alcuni ospiti hanno accusato malesseri vari, soprattutto dissenteria, nausea e vomito, e nel rifugio, dove si trovavano circa una cinquantina di persone, tra le quali anche animatori e sacerdoti dei Salesiani di Cuneo, sono intervenuti i soccorritori.
Come stanno gli intossicati
Secondo quanto appreso, nessuno si troverebbe in gravi condizioni, ma alcuni ospiti della struttura sono stati portati nel più vicino ospedale per accertamenti. Tutti gli ospiti del rifugio che hanno accusato malesseri sono classificati con ‘codice verde’.
La causa dei malesseri non è ancora appurata, ma le prime verifiche sarebbero svolte nei locali della cucina. L’edificio in cui si è verificata l’intossicazione è la “Casa Alpina” di Argentera.
La struttura è attrezzata per soggiorni estivi e invernali delle famiglie del territorio delle parrocchie appartenenti alla ‘Unità Pastorale Langhe-Carrù’, comprendente Carrù, Piozzo, Clavesana, Bastia, Roccaciglié, Ciglié, Marsaglia e Igliano.
Intossicazione di tipo alimentare
La causa dell’intossicazione nella Casa Alpina di Argentera sarebbe quindi di tipo alimentare, come è postato dai vigili del fuoco sulla loro pagina Twitter, e non attribuibile al monossido di carbonio.
Inizialmente era lanciato l’allarme per una sospetta fuoriuscita di monossido di carbonio, ed era fatto sapere che i malori erano dovuti al monossido che aveva invaso i locali in una giornata caratterizzata dal maltempo.
Monica Ciaburro, primo cittadino di Argentera e parlamentare, ha spiegato che “l’immobile era ristrutturato nel massimo rispetto delle normative, quindi si presuppone che il problema dipenda da un’intossicazione alimentare.
Dispiace molto per gli ospiti ai quali auguriamo una pronta guarigione“. All’interno del rifugio non vi sarebbero stufe ma solo termosifoni, come reso noto dai pompieri.