56enne trovato morto nella sua abitazione

Redazione
56enne trovato morto nella sua abitazione
Incidente mortale in provincia di Benevento

56enne trovato morto nella sua abitazione. Si registra  una tragedia nel centro storico di Benevento, in via Giuseppe Verdi, uno dei vicoli di Corso Garibaldi.

Trovato in bagno

Come riporta Anteprima 24 BeUn 56enne è stato ritrovato senza vita nella stanza da bagno della sua abitazione, probabilmente stroncato da un malore. A nulla è servito l’intervento dei soccorritori del 118 che hanno solo potuto constatarne il decesso.

Sul posto sono giunti anche i vigili del fuoco e una squadra della polizia di Stato. Stando a quanto si apprende, l’uomo viveva da solo.

Sesso in chat con minorenne: arrestati la madre e un prete

Prostituzione minorile. È questa la pesantissima accusa rivolta a un sacerdote di 63 anni e a una donna di 51.

Quest’ultima, stando a quanto accertato da un’indagine coordinata dalla Procura di Palermo, avrebbe fatto in modo che il figlio minorenne – previo pagamento di una somma di denaro – si collegasse in videochat per compiere atti sessuali col prete e inviargli foto e filmati espliciti.

l parroco esercita il ministero in provincia di Perugia, ma è originario della Sicilia e si trova ora nel carcere di Spoleto, in Umbria. La donna è, invece, sottoposta agli arresti domiciliari a Termini Imerese.

Svariate videochiamate

Secondo quanto accertato dagli investigatori, coordinati dalla Procura di Palermo, le videochiamate a sfondo sessuale sarebbero svariate e avrebbero visto il coinvolgimento anche di altri bambini o ragazzini.

Una di queste storie riguarda proprio la donna di 51 anni che, in alcune occasioni, avrebbe anche accettato del denaro per permettere che il figlio incontrasse, seppure a distanza e dietro uno schermo, il sacerdote che risiede in Umbria.

Sesso in chat con minorenne: arrestati la madre e un prete

Tanti i dettagli da ricostruire ma i carabinieri della compagnia di Termini Imerese e gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla vicenda. Non è chiaro, tra le altre cose, a quale periodo si riferiscano le indagini.

Inoltre, chi abbia denunciato per primo questa incredibile storia, quanto vasta sia l’inchiesta, che rapporto ci fosse tra la donna e l’uomo di chiesa e come si siano conosciuti.

Furti di auto e moto nel Palermitano, 7 arresti

La base operativa era il quartiere Brancaccio. Da qui i componenti di una banda sarebbero partiti per rubare auto e moto in mezza provincia di Palermo. I carabinieri della compagnia di Misilmeri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare.

L’ordinanza è emessa dal gip di Termini Imerese nei confronti di 10 palermitani accusati a vario titolo di associazione per delinquere per commettere furti, rapine, ricettazione, riciclaggio ed estorsione con il metodo del cavallo di ritorno.

Due sono finiti in carcere, cinque ai domiciliari e tre hanno l’obbligo di presentazione alla Pg. Le indagini dell’operazione si sono sviluppate tra febbraio e luglio del 2019. Obiettivo principale della banda era il furto di auto, motocicli, ciclomotori che erano poi utilizzati per furti o rapine.

Alcuni mezzi venivano smontati per rivenderne i pezzi per ricambi e in altri casi la banda chiedeva soldi per restituire il furgone, l’auto o la moto rubati. La banda utilizzava mezzi rubati per compiere reati.

I componenti dell’organizzazione agivano sempre a volto coperto, con fasciacollo o felpe con cappucci per non essere riconosciuti nei filmati ripresi dai sistemi di videosorveglianza nel territorio.

Sono individuati i vertici e i gregari dell’associazione, che operavano nella provincia di Palermo, e sono stati recuperati numerosi veicoli; che sono restituiti ai proprietari.