60 milioni di euro all’Alto Calore,l’interrogazione di Ciampi
60 milioni di euro all’Alto Calore,l’interrogazione di Ciampi. “Regione: No ad operazioni di facciata sull’Alto Calore. La Regione si assuma le proprie responsabilità. La mia interrogazione sull’attività della Giunta”.
Interrogazione sullo stanziamento di 60 milioni di euro per l’Alto Calore
Ho depositato, scrive il consigliere regionale Vincenzo Ciampi del Movimento Cinque Stelle., alla Giunta Regionale la mia interrogazione – sottoscritta anche dal collega Salvatore Aversano – sulle iniziative della Regione Campania.
In particolare sullo stanziamento di 60 milioni a favore dell’Ente irpino-sannita che risulta dalle dichiarazioni rese alla Procura del vice presidente Bonavitacola, come riportato dagli organi di stampa.
Inoltre intendo sapere quale siano le azioni avviate a sostegno dell’ente, nell’ottica della tutela del bene comune acqua e della difesa dei lavoratori, primaria risorsa dell’azienda.
In particolare nella interrogazione chiedo di sapere. Se la giunta è a conoscenza della problematica esposta e in quali atti ufficiali sono contenute le notizie diffuse dagli amministratori dell’ente tramite stampa, in relazione ad investimenti regionali e le dichiarazioni dell’assessore Bonavitacola;
Se, al fine di evitare investimenti pubblici inefficaci, ogni attività di finanziamento regionale sia stata preceduta dalla verifica delle condizioni economico-finanziarie dell’ente irpino-sannita che, stando alle notizie riportate, versava in una gravissima crisi;.
Efficacia della gestione pubblica
Se è stata verificata l’efficacia della gestione pubblica e del bene comune acqua della società in parola. Quale azione intende intraprendere per assicurare il diritto dei cittadini delle province di Avellino e Benevento, servite dall’ente Alto Calore Servizi, a godere di un adeguato servizio di distribuzione delle risorse idriche.
Sin qui l’interrogazione del consigliere regionale Vincenzo Ciampi. Vale la pena ricordare che la Procura della Repubblica di Avellino ha chiesto il fallimento dell’Alto Calore Servizi. Una richiesta dettata dalla massa debitoria accumulata.
Una vicenda che scuote nel profondo la politica irpina degli ultimi venti anni. Non bisogna dimenticare, infatti, che la società di Corso Europa di Avellino ha avuto ed ha tutt’ora sempre dei vertici politici.