81enne assalito dalle api muore per choc anafilattico
81enne assalito dalle api muore per choc anafilattico. Un uomo di 81 anni, Fausto Congiu, è morto a causa di uno choc anafilattico dopo essere stato assalito da uno sciame d’api. La tragedia è avvenuta nella periferia di Carbonia, in località Punta Torretta, nelle vicinanze di un corso d’acqua, il Rio Santu Milanu.
La vittima stava lavorando in una piccola azienda dove volontari coltivano i campi. Sul posto dell’incidente mortale si sono prontamente portati gli operatori del 118, i carabinieri e i vigili del fuoco. I soccorsi, però, sono stati inutili.
Choc anafilattico, Fausto muore a 81 anni
La tragedia è avvenuta in località Su Rei, all’interno dei terreni della cooperativa apicoltori Gerard. Il pensionato, nato a Isili e residente a Giba, aveva in quei terreni le sue api: per lui l’apicoltura era un hobby.
Secondo una prima sommaria ricostruzione, l’uomo aveva indossato la tuta e stava armeggiando vicino a un’arnia quando uno sciame di api lo ha aggredito.
Gli insetti sono riusciti a penetrare nello scafandro, chiuso male, e lo hanno punto decine e decine di volte. Le persone che si trovavano nella cooperativa hanno dato l’allarme. Purtroppo per l’anziano non c’è stato nulla da fare. E’ morto pochi istanti dopo essere stato punto, probabilmente per uno choc anafilattico.
Eleonora, morta di leucemia a 17 anni: genitori condannati per omicidio colposo
Eleonora Bottaro morì a 17 anni di leucemia, senza che i suoi genitori, le dessero l’opportunità di essere curata con la chemioterapia. La Cassazione – l’ultimo grado di giudizio – ha condannato a due anni, Lino Bottaro e Rita Benini, i genitori della vittima, accusati di omicidio colposo.
Secondo i medici, se la 17enne, malata di leucemia linfoblastica acuta, si fosse sottoposta a cicli di chemioterapia, avrebbe avuto una possibilità di guarigione attorno all’80%.
Metodo non scientifico
I genitori della ragazza scelsero di curarla sulla base del metodo Hamer, che prevede solamente cicli di cortisone, agopuntura e vitamina C, metodo privo di alcuna base scientifica, il cui medico fu radiato dall’albo.
Eleonora, residente a Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova, è sottoposta ad accertamenti clinici nel febbraio del 2016, quando fu diagnosticata la leucemia e ricoverata nel reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova.
Ma la stessa Eleonora rifiutò la chemioterapia, una scelta condivisa dai familiari, che arrivò fino in tribunale per i minorenni, poi in Svizzera, fino al ricovero di nuovo nel padovano, dove morì il 29 agosto dello stesso anno.
Plagiata dai genitori
Secondo i magistrati la ragazza fu plagiata dai genitori, che non le diedero la libertà di scelta delle cure, fino alla morte. E nonostante gli anni da parte loro nessun parola di pentimento: «Credo nella giustizia divina, non ho sbagliato nulla, rifarei tutto quello che ho fatto» le parole della mamma.