Ai domiciliari con la suocera, aggredisce carabinieri per tornare in carcere
Ai domiciliari con la suocera, aggredisce carabinieri per tornare in carcere. Aggredisce carabinieri per tornare in carcere. Ecco perché. Ha chiamato il 112 chiedendo di essere arrestato perché non sopportava più la suocera con cui condivideva l’abitazione trovandosi agli arresti domiciliari.
Davanti al diniego dei carabinieri ha fatto di tutto per finire in galera, fino ad aggredirli e il suo desiderio è stato esaudito. La bizzarra vicenda ha per protagonista un uomo di Lecce, 52 anni, che vive con la famiglia ad Asti.
L’uomo si trovava agli arresti domiciliari, ha telefonato ai carabinieri chiedendo di essere portato in carcere poiché non riusciva più a condividere gli spazi e il tempo con la suocera.
Per garantirsi che la sua richiesta fosse accolta, è evaso dai domiciliari e si è poi costituito presentandosi in caserma. Una volta lì, ha aggredito i militari. A quel punto è stato condotto in carcere con l’accusa di resistenza e aggressione a pubblico ufficiale e il suo desiderio è stato esaudito.
Eurocity deraglia in galleria Sempione, ma è una esercitazione
Incidente stamattina nella galleria ferroviaria del Sempione, che unisce l’Italia alla Svizzera. Un Eurocity è deragliato causando morti e feriti all’interno del tunnel di confine tra l’Ossola e il Canton Vallese.
Questo lo scenario dell’esercitazione organizzata dalle autorità svizzere e italiane per simulare un grave incidente ferroviario nella galleria lunga 20 chilometri sotto le Alpi.
Ben 280 i soccorritori impegnati dei due Paesi, tra operatori ferroviari, protezione civile, forze dell’ordine e vigili del fuoco, e 120 figuranti volontari nei panni dei viaggiatori del treno.
”Abbiamo simulato un evento su larga scala, il più realistico possibile nella galleria, per adeguare i nostri servizi di emergenza” spiega Philipp Zimmermann, responsabile del progetto per le Ferrovie Federali Svizzere, competenti su questo tratto di linea sino alla stazione di Domodossola (VCO).
”I team hanno gestito molto bene l’evento e anche la cooperazione tra i vari attori ha funzionato. L’esercitazione ha dimostrato che il tunnel del Sempione è sicuro, i processi e le responsabilità sono chiari e possiamo reagire immediatamente in caso di incidente”.
La base operativa per i soccorsi è stata allestita alla stazione di Varzo, all’imbocco sud della galleria. Qui lo speciale treno di soccorso delle Ferrovie svizzere, del valore di 13,5 milioni di franchi, ha trasportato i feriti, una cinquantina, tre morti e oltre 60 viaggiatori rimasti illesi, affidati all’assistenza degli psicologici dell’Asl del Verbano Cusio Ossola.