Airola: 100 positivi e cresce il contagio tra i bimbi
Airola: 100 positivi e cresce il contagio tra i bimbi. “ Purtroppo, sfioriamo i cento positivi e troppi bimbi risultano contagiati. Solo questa mattina, i genitori mi hanno comunicato la positività di tre bambini di soli sette anni”. Sono le parole di un preoccupatissimo Michele Napoletano, sindaco di Airola.
Numeri in crescita
Anche in questa ondata, Airola rappresenta il centro caudino con il maggior numero dei positivi. Sembra ripetersi la situazione dello scorso autunno.
In pochi giorni, infatti. ha superato Montesarchio, ferma a 78 positivi. Mentre a Montesarchio, l’espansione del coronavirus sembra essersi fermata, ad Airola è tutt’ora in corsa.
Eppure, il sindaco Napoletano, tra i primi, ha deciso di chiudere le scuole. Una decisione che ha generato non poche polemiche. Non sono mancati attacchi, ma la fascia tricolore ha deciso di andare avanti per la sua strada.
Il crescente numero di positivi tra i bambini, sembra confermare quella che era stata una decisione, presa non certo a cuor leggere da Napoletano. Del resto, come si fa a pensare che un sindaco chiuda le scuole per divertimento o a cuor leggero ?
La decisione della serrata arrivava dalla possibilità che i numeri dei contagi potessero schizzare verso l’alto. Cosa che è avvenuta puntualmente.
Unica consolazione, al momento ,rispetto all’autunno non si riscontrano persone in gravi condizioni. E bisogna augurarsi che il trend continui così.
Nella sola giornata di ieri, infatti, la Valle Caudina ha contato due nuove vittime. Entrambe di età, relativamente, giovane. Si tratta, infatti. di un 58enne di Sant’Agata dei Goti e di un 61enne di Roccabascerana.
37 vittime per coronavirus
Il triste numero delle vittime per conoravirus in Valle Caudina, in questa seconda ondata, si attesta su 37. Il paradosso caudino sta nel fatto che aumentano i numeri, proprio quando la Campania esce dalla zona rossa ed entra in quella arancione.
In prossimità della Pasqua, qualcosa non ha funzionato ed ora si pagano le pene. I cento contagi ad Airola suonano come l’ennesimo campanello di allarme. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.