Airola: chat porno nel carcere minorile, la replica di Samuele Ciambriello

Redazione
Airola: chat porno nel carcere minorile, la replica di Samuele Ciambriello
Istituto minorile di Airola: eventi critici e mancanza di personale

Airola: chat porno nel carcere minorile, la replica di Samuele Ciambriello. In merito alla vicenda delle chat porno nel carcere minorile di Airola; il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello replica a Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.

“Sarà forse sfuggito al pur ottimo Capece, segretario generale del SAPPE che in data 30 maggio la dott.ssa Patrizia Esposito Presidente del Tribunale dei Minorenni di Napoli e la dottoressa Ornella Riccio Magistrato di Sorveglianza presso lo stesso Tribunale hanno operato una smentita, sulle pagine di Repubblica e dell’edizione napoletana del Corriere della Sera; stilando un’autorevolissima ricostruzione dei fatti facendo verifiche su circostanze e modalità già nei giorni precedenti alla pubblicazione del mio articolo.

E’ chiaro che persistere su tale notizia, si rischia di procurare allarmismo ingiustificato ma anche una strumentalizzazione dei minori. In ogni caso, pur augurandomi di non aderire agli scenari apocalittici di Capece, mi complimento per la robusta cultura dell’ottimo segretario “storico” che ha scomodato addirittura Torquemada; io più modestamente intendo riferirmi alla nostra Costituzione.”

Questa una piccola parte dell’articolo contestato

“Il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello, novello Torquemada, probabilmente si sente investito di un ruolo, quello dell’inquisitore, non consono al ruolo di chi svolge una funzione di garanzia, difesa e tutela nei confronti dei cittadini.

E’ quello che traspare da quanto espresso in un suo comunicato stampa sul carcere minorile di Airola. A Ciambriello, …, diciamo che a dare informazioni inventate, ingannevoli o distorte… sono coloro che – nonostante l’evidenza dei fatti! – continuano a sostenere che nel carcere minorile di Airola va tutto bene e che non c’è nessun problema. Sostenerlo, però, vuol dire raccontare una realtà diversa da quel che si presenta nell’Istituto penale per minorenni airolano”.