Airola, gli studenti scrivono a Napoletano: Preoccupati per le riaperture

Il Caudino
Airola, gli studenti scrivono a Napoletano: Preoccupati per le riaperture
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Airola, gli studenti scrivono a Napoletano: Preoccupati per le riaperture. Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un gruppo di studenti di Airola i quali si rivolgono al primo cittadino del loro paese sulla imminente riapertura delle scuole superiori. Ecco il testo

Egregio Sig.re Sindaco Michele Napoletano,

confrontandomi con altri miei coetanei vorremmo farle presente la nostra preoccupazione riguardo il rientro in presenza.

Airola, gli studenti scrivono a Napoletano: Preoccupati per le riaperture

Riteniamo che non sia cambiato nulla rispetto ad ottobre sia dal punto di vista degli spazi sia dal punto di vista del distanziamento, il Ministero della Salute prevede che ove possibile il distanziamento sia portato a due metri, non è cambiato niente anche dal punto di vista di tracciamento e di trasporti.

Cambiamenti

Quindi dal punto di vista esterno non è cambiato nulla rispetto ad ottobre. Il virologo Fabrizio Pregliasco dell’università Statale di Milano, intervenuto su Rai3, ha detto che non tanto i piccolini, ma gli adolescenti e la fascia giovanile sono colpiti dalla variante inglese; in modo più ampio e con forme asintomatiche, quindi difficili da individuare senza uno screening.

Smart working

I nostri genitori inoltre sono molto preoccupati poiché non a tutti è permesso lo smart-working, quindi una possibile quarantena in caso di una positività in classe non sarebbe l’ideale.

Classi numerose

Con il ritorno a scuola, le classi più numerose come la mia, sarebbero divise: metà dei ragazzi sarebbe in classe e metà a casa: chi propone questo non ha chiaramente idea alcuna di cosa stia parlando.

Per mesi i pedagogisti hanno ripetuto fino allo sfinimento che la didattica a distanza e quella in presenza impongono la ricezione e l’attuazione di due paradigmi radicalmente diversi.

La didattica 50-50 semplicemente non funziona: colloca gli studenti in una condizione di disparità di accesso alla didattica, a cui il docente realisticamente non puo’ far fronte.

Ribadisco che i nostri timori sono sinceri, la paura è tanta.
Grazie per l’attenzione,

Giulia Monetti, Mariangela Girardi, Grazia Allegretto, Angelica Buonanno, Gaia Izzo, Miriam Rossi, Aurora Somma, Rosa Pia Grieco, Fabiana Massaro, Angela Michela Vigliotti, Palma Massaro e altri tanti studenti italiani preoccupati.

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