Airola: Napoletano e Influenza lontani dalla Lega di Salvini

Redazione
Airola: Napoletano e Influenza lontani dalla Lega di Salvini
Airola: Michele Napoletano nominato assessore e vice sindaco

Airola. Un doppio chiarimento relativo a presunte appartenenze alla Lega di Salvini. E’ quello che viene da Michele Napoletano e da Carmine Influenza, rispettivamente consigliere provinciale e sindaco di Airola, l’uno, e vicesindaco, l’altro.

“Premetto un dato fondamentale – esordisce Napoletano – Riconosco un solo progetto: quello di Clemente Mastella e di Antonio Di Maria. Per il resto – prosegue l’esponente della “Rocca” – Non ho avuto alcuna cena con nessuno che sia. Mi sono esclusivamente limitato, per una questione di garbo e di accoglienza istituzionale, a salutare l’arrivo in paese del Sottosegretario Pia Castiello. Se questo significa essere con la Lega, vuol dire che ho fatto parte di tutti i partiti. Ribadisco: io riconosco esclusivamente il progetto Mastella-Di Maria”.

Fin qui Michele Napoletano cui fa parzialmente eco Carmine Influenza, esponente dell’Esecutivo di Palazzo Montevergine. “Non ho la tessera della Lega, non sono vicino alla Lega né, ora come ora, ho intenzione di aderirvi”.

Così Influenza, anch’egli “costretto” ad intervenire per sgomberare il campo rispetto a voci ed indiscrezioni, diffuse a vario mezzo, secondo le quali lo stesso sarebbe già in sella al “Carroccio”. “Intervengo per ripristinare la verità delle cose – fa presente il “vice” di Michele Napoletano – Sono assolutamente infondate le voci che mi danno anche solo in trattativa con il partito di Matteo Salvini. Ribadisco: non ho mai avuto né oggi ho intenzione di sposare il progetto Lega”.

Carmine Influenza chiarisce ulteriormente “Come tutti sanno, il sottoscritto ha detenuto la tessera del Partito Democratico ma ora ho una posizione di indipendenza. Ma questo è altro discorso. Mi auguro –  conclude il vicesindaco – che si arrestino queste voci che mi danno, addirittura, come un veterano leghista. Ripeto: non è affatto una questione di condividere o meno idee o principi vari o, ancora, di stima o disistima nei confronti dei dirigenti ed esponenti del partito salviniano. Tutto questo non ha rilevanza alcuna in questo discorso. Semplicemente è una questione di ripristinare la verità dei fatti e delle cose”