Airola: sgombero della rsa San Giorgio, la Cisl alza le barricate

Redazione
Airola: sgombero della rsa San Giorgio, la Cisl alza le barricate
Airola: sgombero della rsa San Giorgio, la Cisl alza le barricate

Airola: sgombero della rsa San Giorgio, la Cisl alza le barricate. Uno sgombero di struttura con soli tre giorni di preavviso. Personale, pazienti e ospiti fragili costretti ad essere trasferiti in altri locali come se si trattasse di un trasloco, senza tenere conto delle peculiarità. E’ quanto accade ad Airola, Comune in provincia di Benevento, un caso che vede la Cisl Fp impegnata con urgenza nella salvaguardia di operatori sanitari e cittadini.

Ordinanza comunale

Nel mirino la Cooperativa ‘La Ninfea’, destinataria di un’ordinanza comunale datata 23 maggio, che impone l’abbandono dell’attuale struttura. Una cooperativa che si occupa di pazienti fragili e anziani, figure già colpite duramente dalla pandemia degli ultimi anni e che ora si ritrovano ad affrontare un percorso traumatico.

“Allo scopo di chiarire la vicenda ed eventualmente condividere un percorso di cambio di gestione meno “traumatico”, ed al fine di tutelare l’ordine pubblico, si chiede un incontro immediato ed al contempo il differimento del termine di sgombero con almeno 30 giorni di preavviso al fine di dare il tempo alle parti di chiarire effettivamente quale possa essere il destino delle maestranze e degli ospiti della struttura” ha dichiarato Massimo Imparato, segretario generale Cisl Fp Irpinia-Sannio.

Sul posto il segretario generale Massimo Imparato che ha aperto una assemblea permanente con il personale della struttura. “Ho comunicato la situazione in Prefettura ma ho voluto inviare anche una lettera al sindaco di Airola, Vincenzo Falzarano, chiedendo un incontro urgente – spiega Imparato – saremo intransigenti, se occorrerà faremo anche le barricate, se pensano di deportare gli ospiti e lasciare senza lavoro circa quaranta famiglie si sbagliano.

Non è il momento di fare il burocrate non solo per evitare ulteriori percorsi traumatici alle maestranze ma soprattutto agli ospiti della struttura. Il sindaco adesso dimostri sensibilità e responsabilità politica, piuttosto ci convochi subito e chiarisca il destino di chi in questa situazione non ha colpe”.