Alluvione San Martino, le accuse dei consiglieri del pd
Alluvione San Martino, le accuse dei consiglieri del pd. Il 21 dicembre dello scorso anno il nostro paese ripiombò nell’incubo vissuto vent’anni prima, anche se in modalità leggermente diversa. Ancora una volta la montagna e il torrente, due degli elementi più caratterizzanti della parte alta del paese tornavano ad essere una terribile minaccia per la pubblica incolumità. E’ quanto scrivono in un comunicato stampa i consiglieri comunali del partito democratico di San Martino Valle Caudina.
Mano pietosa
La fortuna, tuttavia, volle che il buon Dio intervenisse e salvasse con la sua “mano pietosa” vite umane, limitando i danni alle sole cose e ricoprendo le strade di fango. Oggi, un anno dopo, è giusto ricordare, è giusto fermarsi a riflettere, è giusto chiedersi come intervenire, non solo sulle coscienze, ma nella realtà.
Al fine di promuovere e attuare una seria, sicura, concreta attività di tutela e salvaguardia del territorio, nel rispetto della natura e dei suoi tempi. L’invito alla condivisione lo facciamo nostro, ma allo stesso tempo solleviamo qualche osservazione che riteniamo doverosa.
Consiglio comunale
Innanzitutto ci chiediamo e chiediamo a chi di dovere perché mai il consiglio comunale non sia stato minimamente coinvolto nei processi decisionali atti a individuare le soluzioni politiche e tecniche per promuovere la messa in sicurezza del territorio, alla luce degli eventi di cui oggi ricorre il primo anniversario!
Altro interrogativo, legittimo; saremmo molto grati se qualcuno ci spiegasse semplicemente per quale motivo alcune professionalità dal curriculum degno di attenzione, non siano state minimamente prese in considerazione per contribuire al lavoro della “task force”; oggettivamente, ci risulta difficile trovare una spiegazione.
Risposta
Quanto alla retorica di maniera, sorge spontanea un’altra domanda, alla quale ci auguriamo di poter trovare risposta, ed è la seguente; nel pomeriggio del 21 dicembre, alcune ore prima delle 19,40, momento fatidico dell’evento calamitoso, alcuni cittadini lanciarono già l’allarme sul livello del fiume e sul rischio concreto che una frana potesse staccarsi e venire giù.
Di quelle persone, di cui è preferibile, nel rispetto della privacy, mantenere l’anonimato, non c’è traccia negli elenchi dei cittadini che hanno ricevuto o stanno per ricevere, pur giustamente, encomi o pubblici riconoscimenti. Ancora una domanda: come mai negli stessi elenchi degli encomi non è presente il Dirigente della Polizia di Stato di Cervinara e gli stessi agenti che insieme ad alcuni cittadini sgombrarono il centro storico fino ad ora tarda di quella notte? Anche loro rischiarono più di altri, perché altri pezzi di costone potevano staccarsi e venir giù!
Giovani
E non c’è traccia neppure dei nomi dei tanti giovani del paese, i quali, spontaneamente, si prodigarono “armati” di stivali, pale e “buona volontà” e diedero una grossa mano a liberare dal fango negozi, case private, strade e anche il circolo del Partito Democratico. Legittimo e sacrosanto, anche se molto composto, il loro risentimento, espresso a mezzo social; doveroso, da parte nostra, il più sentito ringraziamento.
Infine, una parola su piazza Girolamo del Balzo. Per restituirla alla fruibilità, almeno decorosa e provvisoria, sarebbero bastate una balaustra e delle passerelle; i commercianti, la cittadinanza, i residenti, i dipendenti comunali medesimi, per ovvie ragioni, avrebbero apprezzato!
Alluvione San Martino, le accuse dei consiglieri del pd
Il tempo della propaganda e della retorica sta per finire, la primavera prossima ventura solleverà una “leggera brezza” che…spazzerà…e porterà via…ogni cosa!
I consiglieri comunali del partito democratico .