Ancora un decesso per covid in provincia di Avellino

Redazione
Ancora un decesso per covid in provincia di Avellino

Ancora un decesso per covid in provincia di Avellino. Vaccinazioni al rallentatore ed in provincia di Avellino si muore ancora di covid- 19.  Il nuovo decesso viene comunicato dall’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. A perdere la vita una 75enne di Solofra che è arrivata in ospedale in condizioni veramente critiche.

Valle Caudina: le vaccinazioni a Cervinara e i giacconi verdi del terremoto

I nostri lettori di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana  chiedono, continuamente, conto dello stato delle vaccinazioni al punto del Palacaudum. Purtroppo, come ci segnalano i lettori, le procedure risultano lentissime.

Over 70 over 60

Tanto è vero che, purtroppo. diverse  persone che hanno superato i 70 ed i 60 anni attendono la prima dose del vaccino.

Qualche giorno fa abbiamo sentito la direttrice generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante, che ci ha illustrato una situazione di disagio in tutta la provincia.

La specificità caudina

A parte le oggettive difficoltà riscontrate in tutta la provincia di Avellino, esiste una specificità tutta cervinarese e caudina.

Mentre non vengono ancora vaccinati gli over 70 e 60, mentre si arranca con i 50enni ed i 40enni devono attendere, risultano vaccinati tanti giovanissimi. Oppure tanti 30enni, 40enni  e 50enni hanno ottenuto la vaccinazione molto prima del tempo.

Caregivers

Si tratta dei cosiddetti caregivers. Parliamo, ossia. di un familiare si che si prende cura, che assiste e supporta un  proprio caro, soggetto fragile.

E così scopriamo che i nostri quattro comuni diventano i primi in Italia in fatto di solidarietà familiare. Almeno due o tre familiari si prendono cura di anziani nonni e zii. Trascorrono al loro capezzale ore ed ore e si occupano di ogni loro necessità.

Non fatevi ingannare, nessun anziano viene lasciato solo con le badanti. Badanti che, ironia della sorte.  non hanno diritto alla vaccinazione perché tutte assunte in nero.

Questa storia dei caregivers fa venire in mente un episodio che avvenne a Cervinara qualche giorno dopo il terribile terremoto del 1980.

I giacconi del terremoto

Anche a Cervinara iniziarono ad arrivare aiuti da tutta Italia. Nel centro caudino arrivarono tir pieni di ogni ben di Dio.  Iniziò così una corsa ad accaparrarsi quelle masserizie, anche tra chi non aveva subito alcun danno dal terremoto.

Un po’ come i caragivers di oggi. In particolare arrivarono due tir pieni di giacconi imbottiti ed impermeabili di colore verde. Eravamo negli ultimi giorni di novembre ed in quel 1980 l’inverno si presentava, particolarmente, pungente.

Quei giacconi erano davvero molto attesi dalle tante persone che avevano trovato sistemazioni in roulotte e nei primi prefabbricati. Ma, come per incanto, quei giacconi sparirono. Se ne parlò anche in una seduta del consiglio comunale.

Cervinara si colorò di verde

Ma nessuno li trovò mai. Eppure, subito dopo Natale, Cervinara si colorò di verde. A Gennaio del 1981, molti trovarono il coraggio di indossarli, negando, però, che si trattavano dei giacconi del terremoto. A sentir loro li avevano comprati in questo o in quel negozio.

La storia si ripete con caregivers. I furbastri non si vergognano mai e questa volta neanche il colore verde li potrà distinguere da chi attende ancora il vaccino nel rispetto delle regole.