” Appena parli ti riempio di mazzate”, altri dettagli nella vicenda della Rsa di Cervinara

Redazione
” Appena parli ti riempio di mazzate”, altri dettagli nella vicenda della Rsa di Cervinara
" Appena parli ti riempio di mazzate", altri dettagli nella vicenda della Rsa di Cervinara

” Appena parli ti riempio di mazzate”, altri dettagli nella vicenda della Rsa di Cervinara. Stamani la 54enne operatrice socio sanitaria di Santa Maria a Vico, R.M.G., assistita dall’avvocato Carlo Perrotta, davanti al gip del tribunale di Avellino, è stata sottoposta ad un lungo interrogatorio, ben due ore durante le quali ha risposto a tutte le domande.

Unico arresto

Ricordiamo che si tratta dell’unica donna tratta in arresto, anche se la misura è stata mitigata con la concessione dei domiciliari. E dovrebbe essere anche quella operatrice che compare nel video oramai famoso che la vede maltrattare e picchiare la disabile.

Alle altre due operatrici socio sanitarie il gip ha disposto la sospensione dal lavoro. Così, la 54enne  ha chiarito anche la situazione di stress e ‘malagestio’ della vittima psichiatrica e si è dichiarata estranea ai fatti, con ammissione parziale solo di alcuni episodi in cui è andata fuori le righe.

L’operatrice ha detto che la paziente originaria di un paese della valle Caudina, per la sua tipologia e per la patologia, era difficile da gestire per il personale della struttura e quindi per lei. Ricordiamo che la vittima ha 50 anni, allettata, e questa struttura è una casa di riposo per anziani.

Al termine dell’interrogatorio, il legale di Santa Maria a Vico ha fatto istanza di revoca/sostituzione della misura cautelare che è attualmente è quella degli arresti domiciliari.

La gioranta del 17 ottobre

Intanto, dall’ordinanza emergono nuovi ed agghiaccianti particolari. Un’altra delle giornate nella casa per anziani finite nel mirino delle telecamere dei carabinieri è quella del 17 ottobre. Ecco la condotta di una delle indagate sempre nei confronti della 50enne caudina.

Le mollava uno schiaffo tra il collo ed il volto, intimandole di alzarsi e mettersi a letto: nella stessa giornata dopo averle somministrato dei farmaci esclamava: “Apri la bocca, ma come devo fare con questa… io la uccido.

Inoltre rimproverava la paziente in maniera violenta per aver sporcato la stanza dicendo: “hai rotto di nuovo il letto… io ora ho pulito vicino alle pareti… io ora ho lavato tutte le pareti… spegni questa televisione, appena parli ti riempio di mazzate”.