AstraZeneca: 54enne ricoverata in condizioni gravissime dopo il vaccino

Redazione
AstraZeneca: 54enne ricoverata in condizioni gravissime dopo il vaccino

AstraZeneca: 54enne ricoverata in condizioni gravissime dopo il vaccino. Una donna napoletana di 54 anni, Sonia Battaglia, è ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale del Mare di Napoli. La notizia, diffusa dai familiari, è stata confermata da fonti sanitarie. La donna ha fatto il vaccino Astrazeneca la scorsa settimana, il lotto ABV5811, in via di sequestro in queste ore in tutta Italia.

La donna, sottolineano i parenti, non aveva patologie pregresse e si trova in rianimazione in condizioni gravissime. La notizia arriva in concomitanza con la decisione di sospendere le vaccinazione con AstraZeneca su tutto il territorio nazionale ed europeo.

Stop al vaccino AstraZeneca anche in Italia, dopo che è finito sotto sequestro un altro lotto del siero anglo-svedese, l’ABV5811, quello inoculato al professore morto in Friuli e originario di Biella.

Si tratta del secondo lotto bloccato a livello nazionale dopo l’ABV2856, ritirato dopo i casi avversi registrati in Sicilia. Intanto dall’Ema, l’ente dei farmaci europeo, arriva la conferma dell’efficacia dei vaccini Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson contro le varianti.

Lo stop in Germania

La decisione della Germania di sospendere l’uso di AstraZeneca arriva dopo le scelte analoghe di Norvegia, Danimarca, Islanda, Finlandia, Olanda e Irlanda. Il ministero della Salute tedesco segue così l’indicazione del Paul Ehrlich Institut.

Istituto che, in via precauzionale, consiglia «ulteriori approfondimenti» in relazione ai nuovi casi di trombosi che si sono verificati. Nei giorni scorsi Berlino aveva criticato invece lo stop danese e finlandese.

«Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica», ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn. «È una decisione presa per pura cautela».

«Per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e sgomberare il campo da eventuali rischi», ha continuato. «Deve essere chiaro – ha aggiunto – che anche non vaccinare comporta dei rischi».

I sequestri in Italia

Sono 393.600 le dosi consegnate in Italia del lotto di vaccino Covid-19 ABV5811 di AstraZeneca, già bloccato in Piemonte. Lo rendono noto i Carabinieri Nas che stanno procedendo al sequestro presso tutti gli HUB di distribuzione e i centri di vaccinazione. Un provvedimento che ha lo scopo di «porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza».

Catania, catena del freddo compromessa

Intanto nell’hub di Catania è stato sospesa la sommistrazione di un lotto di vaccini in via precauzionale per un problema nella catena del freddo. L’hub è quello realizzato nell’ex mercato ortofrutticolo di San Giuseppe La Rena.

L’iniziativa è stata adotatta dopo che gli operatori hanno notato che il frigorifero dove erano conservate le dosi ha avuto un problema con l’alimentazione elettrica. A scopo preventivo è stata decisa di non utilizzare quel lotto per le inoculazioni.

Vaccini e varianti, i dati dell’Ema

Dai primi studi fatti, i vaccini Rna messaggero (Moderna e Pfizer-Biontech) hanno «un’ottima efficacia contro le nuove varianti del Covid». Allo stesso modo, anche «il vaccino Johnson&Johnson di recente approvato dall’Ema» è risultato efficace, ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema, in audizione alla commissione Sanità del Parlamento europeo.

«Secondo un piccolo studio su duemila casi, il vaccino AstraZeneca è risultato invece non efficace» contro la variante sudafricana, ha spiegato Cavaleri, indicando tuttavia che sarà necessario attendere «studi più ampi» per verificarne la reale efficacia.

Al contempo l’Ema ribadisce che «il rapporto tra benefici e rischi» per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca «è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino».

«Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi» legati «a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti», ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che «dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi».

Aumentare disponibilità vaccini

Tra le notizie di oggi c’è anche l’accordo di collaborazione fra la tedesca IDT Biologika e Johnson & Johnson, per aumentare la disponibilità dei vaccini in Europa. Lo ha reso noto IDT Biologika in un comunicato.

Stando alla nota, il gruppo destinerà la fabbrica di Dessau, finora riservata alla casa farmaceutica Takeda candidata per il vaccino contro la Dengue, al vaccino Johnson e Johnson.

La sospensione del vaccino AstraZeneca in sempre più paesi europei fa rumore nel Regno Unito, dove il siero anglo-svedese è di gran lunga il più utilizzato. Boris Johnson, a cui è chiesto se può rassicurare i cittadini britannici, ha risposto.

«Sì, posso farlo, perché la Mhra (agenzia del farmaco britannica) ha addetti ai controlli fra i più severi ed esperti al mondo ed essi non vendono motivi di sospendere alcuno dei vaccini che stiamo usando».

«La Mhra ha verificato l’efficacia di questi vaccini – ha proseguito BoJo – non solo nel ridurre i ricoveri; ma in generale i contagi gravi e la mortalità: per questo noi andiamo avanti con fiducia» e «a grande velocità» nelle somministrazioni. (Fonte ilmessaggero.it)