Attacco al capitano Serafino Mauriello, la levata di scudi dell’amministrazione comunale

Redazione
Attacco al capitano Serafino Mauriello, la levata di scudi dell’amministrazione comunale
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Attacco al capitano Serafino Mauriello, la levata di scudi dell’amministrazione comunale. In qualità di sindaco a nome mio, della giunta, del consiglio, del segretario e dei dipendenti comunali, esprimo piena solidarietà e sostegno al capitano Serafino Mauriello. Comincia così una presa di posizione del sindaco di San Martino Valle Caudina, Pasquale Pisano, in difesa del comandante della polizia municipale.

Moralità

La fascia tricolore riconosce a Mauriello  indubbia moralità e sottolinea come sia  oggetto dell’ennesimo, ingiustificato, inqualificabile attacco attraverso un pubblico e denigratorio manifesto, lesivo della dignità umana e professionale e dell’intera amministrazione che rappresento.

Chiunque, ribadisce il sindaco,  può agire ed esercitare i propri diritti, come quello di espressione o di opinione, rimanendo legittimamente nella cornice delle leggi. Nessuno può, però, offendere, denigrare, fare illazioni recando danni a singoli o ad una pubblica amministrazione.

Pisano mette in chiaro determinati concetti: il comune è una pubblica amministrazione. I principi guida sono: trasparenza e legalità; La pubblica amministrazione si esprime attraverso atti determinati da norme.

Delibera

La delibera del consiglio comunale del 30/3/2017 n. 10, continua il vertice dell’amministrazione,  “presa d’atto e recepimento del regolamento regionale n.1/2015, norme in materia di polizia amministrativa regionale e locale e politiche di sicurezza” con votazione unanime favorevole riconosce, come per legge, i gradi di capitano al sig. Mauriello Serafino.

Per quanto riguarda gli emolumenti e voci accessorie essi sono stabiliti per legge e contratto per tutti i dipendenti pubblici e sono resi pubblici nei modi di legge. Per quanto riguarda il diritto di difesa che ciascuno esercita designando un proprio legale di fiducia, interviene l’amministrazione di appartenenza nel caso di coinvolgimento di un dipendente nell’esercizio delle funzioni.