Aule deserte ad Airola

Redazione
Aule deserte ad Airola
Aule deserte ad Airola

Aule deserte ad Airola. I dati parlano chiarissimo e non possono essere confutati da nessuno. I genitori di Airola non hanno mandato a scuola i loro figli. Si tratta di una risposta chiarissima all’ennesima sentenza del Tar che ha annullato l’ordinanza del sindaco Michele Napoletano.

I dati

Alla scuola dell’infanzia, questa mattina, si sono presentati 17 bambini su 158. Cinquantaquattro alunni, invece, hanno varcato la soglia della scuola elementare, ma gli iscritti sono ben 384. Trenta su 300 alle medie.

Mentre, davvero dovrebbe indurre ad una riflessione il dato delle Superiori. Solo 10 studenti su ben 970 hanno deciso di andare a scuola. Si tratta di una risposta chiarissima. La gente di Airola ha paura e nessun può dare loro torto.

Nel centro caudino si contano, ad ieri, 125 persone positive e tre si trovano ricoverate in ospedale. Tenere le scuole chiuse e far continuare la didattica a distanza non è certo il capriccio del sindaco Napoletano.

E’ una necessità per evitare che il contagio continui a propagarsi. Bisogna anche ricordare che Airola sta pagando un prezzo durissimo al covid- 19. In un contesto del genere, come si fa a chiedere ai genitori di mandare i loro figli a scuola.

Molto impauriti anche i maturandi che, per pochi giorni in aula, potrebbero mettere a rischio l’esame di maturità. Una volta contratto il covid, infatti, può scattare anche il ricovero ospedaliero. E come si fa a sostenere l’esame.

Le ordinanze del sindaco

Tutte vicende ben note al sindaco Michele Napoletano. Il primo cittadino ha emanato due ordinanze per prolungare la didattica a distanza sino al quindici maggio. Con la speranza che il contagio possa attenuarsi.

Un gruppo di genitori ha presentato ricorso al Tar per tutelare il diritto allo studio dei propri figli ed il tribunale amministrativo ha dato loro ragione sospendendo le ordinanze. A loro volta, però, la stragrande maggioranza dei genitori di Airola vuole tutelare il diritto alla salute dei propri cari.