Auto precipita dal viadotto
Auto precipita dal viadotto. Gravissimo incidente stradale intorno alle 14 sull’autostrada Palermo – Messina. Un’auto trainante un carrello che trasportava un mezzo nautico, in transito verso il capoluogo, è uscita fuori dalla carreggiata.
Precipitando, così, giù dal viadotto, all’altezza di Pace del Mela. Le cause del sinistro sono ancora in corso di accertamento. Uno dei due occupanti la vettura è rimasto intrappolato all’interno della lamiere ed è deceduto.
Mentre l’altro è stato estratto vivo e affidato immediatamente alle cure del personale medico del 118. Ha riportato un forte trauma cranico. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polstrada ed i vigili del fuoco del comando provinciale di Messina.
tna: spettacolare fontana lava, ‘piove’ cenere su Catania
L’Etna dà spettacolo con una fontana di lava, durata circa un’ora, dal cratere di Sud-Est e l’emissione di alta nube eruttiva che si è trasformata in ‘pioggia’ di cenere lavica caduta precipitata copiosa anche su Catania.
La nuova fase è stata preceduta da una intensa attività stromboliana e dall’emissione di un trabocco lavico dal fianco meridionale della ‘bocca’ che si propaga in direzione della Valle del Bove.
L’ampiezza media del tremore vulcanico, segnala l’Ingv di Catania, dopo aver raggiunto il valore massimo alle 14.20, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello medio. L’eruzione sull’Etna non ha avuto alcun impatto sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
Mafia: Scarpinato, stagione stragi anticipata da eversore nero
“A marzo del 1992 Ciolini, un uomo vicino ai Servizi e alla estrema destra è arrestato e gli trovano un’agenda con numeri della Cia, della Dea americana. A un certo punto scrive una lettera al giudice istruttore di Bologna.
Gli annuncia una nuova strategia della tensione e anticipa l’omicidio di un politico della Dc e che da maggio a luglio ci sarebbero state una serie di esplosioni finalizzate alla creazione di un nuovo ordine deviato massonico. Otto giorni dopo, è ucciso Salvo Lima”.
Lo racconta l’ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato audito dalla commissione regionale Antimafia parlando del contesto in cui maturarono le stragi del ’92 e riferendo di un progetto eversivo finalizzato a destabilizzare le istituzioni che avrebbe visto come protagonisti mafia e apparati deviati dello Stato.
“Ciolini – spiega – disse che il piano era della mafia, della Ndrangheta, della massoneria e della destra eversiva; e aggiunse che ci sarebbe stata una seconda fase per distogliere l’opinione pubblica dall’ impegno contro la mafia. E arrivano le stragi del 93” .