Bagno di folla a Campizze per Rotondi Unita
Bagno di folla a Campizze per Rotondi Unita. Oltre ogni legittima aspettativa, gli abitanti della frazione Campizze stasera hanno premiato la nostra lista sia con una partecipazione numerosa che con una accoglienza appassionata.Lo scrive il candidato sindaco di Rotondi Unita Peppino Ilario
Il grazie sentito
Tutto questo ci ripaga degli sforzi, e ci lascia pensare che il nostro programma sia stato compreso fino in fondo. A tutti loro il nostro grazie più sentito, e un rinnovato impegno verso le loro aspettative. Se il buon giorno si vede dal mattino, sarà una giornata di sole sfolgorante!
Rotondi: Ilario, la parte avversa avvelena i pozzi
Una competizione politica nasce sul terreno fertile e meraviglioso del bene comune: si presentano programmi e progetti agli elettori, i quali sono chiamati a scegliere fior da fiore, decidendo tra le diverse proposte delle liste.
Lo scrive Giuseppe Ilario, candidato sindaco di Rotondi Unita. È una competizione di idee, persino di ideali. Per questo, quando per un qualsiasi motivo qualcuno esce dal seminato e comincia ad alzare la voce — peggio ancora ad alzare le mani — bisogna fare un’unica cosa: non accettare le provocazioni, in nessun momento, per nessun motivo.
Avvelenare i pozzi
Quello che sta succedendo è davvero grave: la parte avversa cerca di avvelenare i pozzi, e gettare fango attraverso provocazioni e ricostruzioni false che non trovano riscontro alcuno nella realtà delle cose.
Raccontiamo adesso la verità nuda e cruda, quella che si sta cercando di travisare. Qualche giorno fa si è tenuta una riunione formale, cui hanno partecipato i due candidati sindaci, il comandante dei carabinieri e quello dei vigili urbani.
In essa si è presa di comune accordo una decisione tra le liste: consentire tacitamente quanto i regolamenti non permettevano, cioè l’affissione di manifesti elettorali, a patto però che fossero in numero limitato, e non ci si scatenasse a coprire quelli dell’avversario.
Rispettare i patti
Noi siamo stati ai patti. Gli altri hanno deciso altrimenti e, non paghi, hanno colto la palla al balzo per iniziare una campagna di provocazioni che è arrivato il momento di denunciare. Per questo motivo dico basta, e per questo motivo ho chiesto ai miei di togliere I NOSTRI manifesti, TUTTI.
Abbiamo appena iniziato, continua Ilario, e c’è un video che lo dimostra. Ho sbagliato a lasciarmi convincere: un comportamento errato non diventa più giusto se tutti lo adottano. DA QUESTO MOMENTO IO NON CI STO PIÙ, non sono più complice.
La competizione politica è fatta di parole pacate e piene di significato. Chiedo a tutti i miei sostenitori, quindi, di continuare ad attenersi strettamente all’unica linea di comportamento possibile, quella che hanno tenuto finora, evitando di cadere in trappole scadenti che fino a questo momento — ingenuamente — abbiamo evitato di denunciare.
In testa ai sondaggi
Siamo in testa a tutti i sondaggi. Mai lasciare spazio alla violenza, lasciar cadere anche quella verbale che continuamente ci viene rivolta, e che deve continuare ad essere ignorata. Siamo portatori di idee nuove, vogliamo cambiare questo paese. Non è una faccia sui manifesti che ci farà vincere, ma un rapporto diretto e onesto coi cittadini, e azioni alla loro altezza.