Battaglia: “Facile essere cattolici solo in Chiesa”
Battaglia: “Facile essere cattolici solo in Chiesa”. Lo dice l’Arcivescovo di Napoli durante l’omelia per la celebrazione della Giornata della Vita. Battaglia ha voluto, in questo modo, spronare i fedeli ad essere più coerenti con la propria vocazione.
“E’ facile molte volte vivere la nostra fede dentro un chiesa, dentro un tempio. E’ molto più difficile vivere la fede fuori dalla porta di quel tempio, dentro le nostre case, nella nostra quotidianità ma oggi più che mai abbiamo bisogno di tornare a essere credibili perché solo la credibilità ci aiuta davvero a vivere fino in fondo la bellezza del Vangelo.
Battaglia: “Facile essere cattolici solo in Chiesa”
Tutti insieme siamo chiamati fuori da quella porta ad annunciare la bellezza del Vangelo che cambia la vita, che ci riempie la vita”.
Così il nuovo arcivescovo di Napoli, don Domenico Battaglia, nell’omelia in occasione della celebrazione nel Duomo della Giornata della Vita.
Dall’arcivescovo l’invito ai fedeli ad imparare da Gesù ”i gesti della prossimità, ad avvicinarsi anche in questo momento in cui stiamo sperimentando le distanze a causa della pandemia.
Avvicinarsi a Gesù
Avvicinarsi è imparare a stare davanti alla presenza dell’altro per cogliere il mistero della vita, dell’altro con la capacità di toglierti i sandali perché l’altro è sempre terreno sacro, come lo è la tua vita.
E da Gesù dobbiamo imparare anche a sollevare perché con la tua storia, la tua vita, le tue fatiche se ti affidi al Signore puoi diventare punto d’appoggio per gli altri perchè gli altri – ha sottolineato – prendendo la tua mano possano sollevarsi e in questo si ritrova il senso della tua umanità.
Fede è la capacità di scegliere, di lottare per l’umano contro tutto ciò che è disumano. Nulla è più importante nella vita che chinarsi perchè un altro cingendoti il collo possa rialzarsi”.
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Ricordiamo che don Domenico Battaglia è stato vescovo della diocesi di Sant’Agata-Cerreto Sannita e ha preso possesso della “Cattedra di Sant’Aspreno” (cosi è chiamata la Chiesa di Napoli) lo scorso 3 febbraio.