Benevento: 43enne arrestato per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna

L'arresto è stato eseguito dagli investigatori della squadra mobile

Redazione
Benevento: 43enne arrestato per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna

Benevento: 43enne arrestato per atti persecutori nei confronti dell’ex compagna. Nella giornata del 7luglio 2024 la Polizia di Stato ha tratto in arresto un quarantatreenne di Benevento gravemente indiziato del reato di atti persecutori nei confronti della ex compagna.

L’arresto è stato eseguito dagli investigatori della Squadra Mobile, dopo che personale della Squadra Volante è intervenuto presso l’abitazione della persona offesa per garantirne l’incolumità.

La donna, infatti, è parsa sin da subito terrorizzata per le reiterate e gravi minacce di morte a lei rivolte da parte dell’ex compagno, già noto alle forze dell’ordine perché gravato da numerosi precedenti di polizia, anche in materia di armi. L’uomo, in particolare, risulta già indagato per aver esploso dei colpi di arma da fuoco nei pressi dell’abitazione dell’odierna persona offesa nell’estate del 2021.

L’arresto in parola è stato possibile in applicazione della recente legge 168 del 2023, che ha introdotto la facoltà di arresto in flagranza differita anche per i delitti di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.

La misura scaturisce infatti dall’analisi dei files multimediali presenti nel cellulare della vittima, dai quali è emerso in maniera inequivoca l’estrema gravità della condotta persecutoria posta in essere dall’uomo, a cui è stato impedito di compiere un più grave delitto solo dal tempestivo intervento della volante presso l’abitazione della vittima.

Le gravi condotte in ordine agli atti persecutori sono altresìemersi nel corso dell’audizione della persona offesa, costretta a mutare le proprie quotidiane abitudini di vita a causa dell’ansia e del turbamento provocatole dall’aggressore.

Il quadro indiziario così ricostruito ha trovato poi riscontro sia nelle dichiarazioni di una testimone sia nelle evidenze acquisite nel corso delle prime investigazioni da parte del personale della Squadra Mobile.

Pertanto, in virtù degli elementi raccolti e al termine delle formalità di rito, il quarantatreenneè stato accompagnato presso la casa circondariale di Benevento come disposto dal P.M. di turno.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte dell’Ufficio procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.