Benevento: Agricoltura sociale e carceri
Si terrà domani alle ore 9.30, presso l’Aula Ciardiello del Polo didattico delle Scienze Economiche e Aziendali Università degli Studi del Sannio, il convegno su: “Dentro e fuori le mura. Recupero, inclusione, reinserimento lavorativo: il valore dell’agricoltura sociale nelle carceri”.
Il Convegno su “agricoltura sociale e carceri” chiude la prima edizione del Master di secondo livello “Manager delle imprese agro-sociali e delle reti territoriali (Miart)” promosso e attivato dal Dipartimento DEMM dell’Università del Sannio con la partnership di Mediterraneo Sociale scarl, e vuole essere una occasione per conoscere le esperienze, le realtà operative, le persone coinvolte nei processi inclusivi, oltre che le policy di supporto, al fine di offrire una occasione di confronto e discussione su un tema di frontiera nel dibattito scientifico e politico.
Un tema quello dell’agricoltura quanto mai attuale, oggetto di attenzione crescente in ambito scientifico e istituzionale, con prospettive di sviluppo sempre più interessanti anche a seguito dell’approvazione, lo scorso 2015, della Legge nazionale che ne articola e regola le funzioni.
Le pratiche di agricoltura sociale, in Italia, stanno vivendo una fase di forte evoluzione che riguarda le esperienze sul territorio, le azioni di discussione-animazione e l’interesse delle parti sociali, oltre che gli interventi di politica rurale e socio-assistenziale e la ricerca.
Rientrano nelle pratiche di agricoltura sociale il ripristino e la valorizzazione dei tenimenti agricoli all’interno degli Istituti Penitenziari.
Di fatto, il trattamento penale prevede che le attività agricole possano essere utilizzate, come le altre attività lavorative, per la rieducazione, e finalizzate a favorire il reinserimento socio-lavorativo del detenuto.
A prescindere dalla tipologia di l’attività agricola e dalla modalità di gestione della stessa, oggi, la quasi totalità delle esperienze di agricoltura sociale nel sistema penitenziario ha connotazioni positive.
Quello che emerge è una realtà fatta di eccellenze agroalimentari realizzate da detenuti ai quali viene offerta un’occasione di riscatto, una prospettiva di futuro attraverso il lavoro agricolo, sconfiggendo i pregiudizi nei confronti dei soggetti reclusi e creando un rapporto tra carcere e società civile.
Le esperienze più significative portate avanti oggi da Istituti Penitenziari italiani in collaborazione con Cooperative sociali, testimoniate nell’ambito del Convegno, riguardano, tra le altre, la Casa Circondariale di Sant’Angelo dè Lombardi in cui opera la Cooperativa Il Germoglio; l’Istituto penale minorile di Nisida in cui opera la Cooperativa Bambù; la Casa Circondariale femminile di Pozzuoli in cui opera la Cooperativa Lazzarelle; la Casa Circondariale di Padova in cui opera la Cooperativa Giotto; la Casa Circondariale di Milano-Bollate in cui opera la cooperativa ABC; la rete di imprese Freedhom-Creativi Dentro.
Questo il programma:
Introduce
Giuseppe Marotta
9.30 – 10.30 Apertura dei lavori
Filippo De Rossi – Rettore Università del Sannio
Rosetta D’Amelio – Presidente Consiglio Regionale della Campania
Salvatore Esposito – Presidente Mediterraneo Sociale scarl
Italo Santangelo – Assessorato Agricoltura Regione Campania
Adriana Tocco – Garante Regionale per i Diritti del Carcere
10.30 – 11.15 Prima Sessione – Agricoltura sociale e detenzione: un modello di welfare responsabile e inclusivo
Modera Concetta Nazzaro, Università del Sannio
Relazioni
Agricoltura sociale e detenzione. Caratteristiche, criticità e sviluppi innovativi
Francesca Giarè – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria – CREA
La “convenienza del buon carcere” per l’economia e il sistema sociale
Monica Simeoni – Università del Sannio
Agricoltura sociale e inserimento lavorativo nel Mezzogiorno
Salvo Cacciola – Rete Fattorie Sociali Sicilia
11.15 Coffee break
11.30 – 13.30 Seconda Sessione – Amministrazioni penitenziarie e buone pratiche. L’esperienza delle cooperative sociali nelle carceri
Modera Salvatore Esposito, Mediterraneo Sociale scarl
Interventi
Ottavio Casarano – Direttore Casa di Reclusione “I due Palazzi” Padova
Liberato Gerardo Guerriero – Direttore Casa Circondariale Secondigliano
Maria Luisa Palma – Direttrice Casa Circondariale Benevento
Marisa Bocchino – Responsabile Ufficio Esecuzione Penale Esterna Benevento
Testimonianze
Angelo Fuschetto – Cooperativa Il Germoglio
Giovanpaolo Gaudino – Cooperativa Bambù
Paola Maisto – Cooperativa Lazzarelle
Imma Carpiniello – Rete di imprese Freedhome-Creativi Dentro
Giuseppe Battaglia – Cooperativa Le ali della libertà
Giuliano Ciano – Forum Regionale Fattorie Sociali e Consorzio Nuova Cooperazione Organizzata (Campania)
Conclude
Lucia Castellano – Dirigente Generale Amministrazione Penitenziaria